L’estate bloccata in autostrada. Cantieri e code, è uno scandalo

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L’Italia delle autostrade è un lungo elenco di lavori in corso. Le code non ci abbandonano mai, come i cantieri: ci accompagnano nel viaggio, giorno e notte, da nord a sud. Proprio d’estate, nei mesi della ripartenza.

E se sull’A14, nelle Marche, dal 9 luglio le attività sono state sospese – ora che Grottammare era diventato tra i nomi più familiari su Isoradio, almeno quanto Barberino sull’A1 Bologna-Firenze –, rimane sempre una peripezia avventurarsi sulle rotte liguri. Non a caso nel nodo genovese luglio è iniziato con una clamorosa protesta dei camionisti.

Chi di noi non si è chiesto: ma perché non hanno fatto i lavori durante il lockdown? Perché non hanno approfittato di quella chiusura straordinaria e sofferta, evitandoci lo strazio di questi giorni? Quando il calendario dei cantieri s’incrocia con quello delle partenze. Il risultato è disastroso. C’è di mezzo, soprattutto, la messa in sicurezza di gallerie e viadotti. Qualcuno osserva: come voler risolvere tutto d’un colpo l’arretrato di decenni. Ieri, dopo una riunione al ministero sulla Liguria, è stato rivisto anche il piano già previsto, che dava almeno una certa consolazione. Si era detto: dal 6 agosto a fine mese zero lavori.

Ma quella boccata d’ossigeno non è più scontata. Invece ora Roma prende tempo. Tutto da vedere. Unica certezza: saranno almeno liberi i fine settimana. Sicuramente confermati i cantieri su A12 e A10, quattro in tutto, considerati ‘intoccabili’ dagli ispettori del ministro Giovannini.

Interventi tra Rapallo e Chiavari e tra Lavagna e Sestri Levante; poi tra Savona e Albisola e tra Pegli e Prà (con lavorazione esclusivamente notturna). Da un lavoro all’altro, si rincorre soprattutto una parola: gallerie. Già. Perché l’Europa ci impone di adeguare quelle superiori ai 500 metri della rete Tern, Trans-european road network. La direttiva Ue è del 2004, l’Italia l’ha recepita nel 2006, il tempo scadeva ad aprile 2019. Solo che quando il ministero ha fatto una ricognizione e si è accorto dei risultati sconfortanti – siamo il paese dei tunnel, ma a norma allora era appena il 20% – ha capito che serviva tempo. Così sono stati allungati i termini al 2025 per sistemare uscite di soccorso, idranti, illuminazione o ventilazione.

Per dire: Autostrade per l’Italia – che gestisce 3mila chilometri di rete – conta di chiudere i lavori l’anno prossimo, mentre fa sapere di aver completamente adeguato una trentina di gallerie, nelle altre 90 interessate dalla norma Ue sono state adottate misure di compensazione, che consentono al momento di tamponare. Così si vedono squadre antincendio in moto sempre all’erta, serbatoi d’acqua, monitoraggio con telecamere o estintori. Oppure all’ingresso, là in alto, compaiono limiti di velocità che possono arrivare anche a -40 chilometri orari rispetto ai 130 consentiti in autostrada.

Basta scorrere l’elenco dei cantieri più impattanti sul traffico in tutta Italia per avere a che fare con le gallerie. Vale anche per la A1 Panoramica, la vecchia Autosole. Nuove chiusure sulla Bologna-Firenze fino all’alba di oggi e dalle 21 di domani alle 6 di sabato, quando saranno interdetti al traffico il tratto compreso tra Rioveggio e Aglio verso sud, e quello tra l’allacciamento con la Direttissima e Rioveggio verso nord. Ispezioni nei tunnel sono in corso anche in Lombardia, sulla A9, zona lago di Como. Verifiche e interventi di manutenzione su A16 Napoli-Canosa e A30 Caserta-Salerno.

Poi i viadotti.

Come la manutenzione straordinaria sul Canale Ancona a Guardamiglio (Lodi), sull’A1. Non ultimi, i cantieri volanti. Quelli ad esempio per il rifacimento delle pavimentazioni, spesso di notte, in modalità ’apri e chiudi’, si sgombera tutto entro le sei del mattino successivo. Ma non sempre la segnaletica è così chiara. Per la cronaca: Aspi fa sapere di aver aperto 303 cantieri in media al giorno, durante il lockdown.

di Rita Bartolomei

Ultima modifica: 15 Luglio 2021