FCA e Renault allungano (rompono?) i tempi del loro matrimonio. Ma in attesa di edificare un nuovo colosso dell’auto con più teste, il Marchio italo-americano affila le sue armi e rinnova le strategie di vendita.
Il brand trainante degli ultimi anni è senza dubbio Jeep. La felice intuizione di Marchionne, che ne impose il rilancio, e il certosino lavoro di Manley (l’uomo che oggi siede sul trono di Fca) hanno fatto di Jeep una vera locomotiva.
Trailhawk, la prova su strada di QN Motori
Il fascino antico e il forte richiamo all’offroad si fondono a tecnologie innovative e a una strategia di marketing che non conosce pause. Con il lancio della «piccola» Renegade, l’immagine di Jeep è diventata più popolare, senza però perdere i connotati originari.
L’auto ha meno spigoli e più comfort, ma resta la perfetta erede di un grande passato. In Europa è la Jeep più venduta con 20.300 unità nel primo trimestre 2019 (+7,6%).
Nei primi tre mesi dell’anno Jeep ha continuato a crescere anche in Europa con 45.900 immatricolazioni, 4.700 in più rispetto allo stesso periodo del 2018.

Sulle ali del successo, i tecnici del brand hanno pensato di rendere omaggio ai clienti tradizionali. Quelli che considerano Jeep come l’emblema dell’offroad. Così si spiega il lancio in contemporanea della versione Trailhawk dei tre modelli più trasversali della gamma (Renegade, Compass e Cherokee).

Renegade green: grandi prestazioni
Arrampicatrici di razza, capaci di sentirsi a proprio agio sui terreni più accidentati, le Jeep Trailhawk recuperano il fascino dell’estremo, della guida in ambienti dominati da rocce e pendenze verticali. Ma l’evoluzione della specie non si arresta. Lo conferma l’arrivo sul mercato, nel 2020, di Renegade plug in, elettrificata e con ricarica alla spina.
Secondo i tecnici del brand americano sarà una Jeep stupefacente nelle sue prestazioni. Capace di non far rimpiangere le progenitrici. E anche di catturare una clientela nuova.
Giuseppe Tassi

Ultima modifica: 17 Giugno 2019