Nel 2024 gli incidenti stradali hanno provocato la morte di 3.030 persone, segnando una riduzione marginale dello 0,3% rispetto al 2023. In parallelo, gli scontri sono saliti a 173.364 (+4,1%) e i feriti a 233.853 (+4,1%).
Le autostrade hanno registrato un incremento dei sinistri pari al 6,9%, con un aumento del 7,1% delle vittime. Sulle extraurbane i decessi sono rimasti pressoché invariati (+0,1%), mentre gli incidenti sono cresciuti del 3,9%. In ambito urbano i sinistri hanno avuto un rialzo del 4%, accompagnato da un calo del 2,1% dei morti.
Il costo sociale degli incidenti con feriti ha raggiunto 18 miliardi di euro, pari a circa l’1% del PIL. Se si includono i danni materiali stimati da ANIA, la cifra complessiva sale a 22,6 miliardi.

Nei primi sette mesi successivi al nuovo Codice della Strada, in vigore dal 14 dicembre 2024, i dati forniti da Polizia Stradale e Carabinieri hanno mostrato un andamento incoraggiante. Tra dicembre 2024 e luglio 2025 i decessi sono diminuiti del 10,6%, scendendo da 762 a 681, mentre i feriti si sono ridotti del 3,6%, passando da 24.143 a 23.185.
Anche gli incidenti mortali hanno registrato un calo dell’8,4%, passando da 692 a 634. Il numero complessivo di incidenti è sceso da 41.566 a 40.532. In parallelo, nonostante un incremento delle verifiche del 7,2% con etilometri, le sanzioni per guida in stato di ebbrezza sono diminuite del 21,6%, fermandosi a 8.989.
Infrastrutture e sicurezza passiva: un nodo critico per limitare gli incidenti
Le principali cause degli incidenti nel 2024 restano distrazione, velocità e mancata precedenza, che insieme hanno determinato il 37,8% degli episodi, pari a 85.339 casi. La fuoriuscita del mezzo ha contato 13.037 episodi, 506 dei quali mortali (+2,6% rispetto al 2023). L’urto contro ostacoli fissi ha generato 11.041 incidenti, con 378 vittime (+7%).
“I dati descrivono un’Italia distante dagli obiettivi europei di Vision Zero 2050” ha commentato Roberto Impero, esperto di sicurezza stradale e AD di SMA Road Safety. “Le condizioni delle infrastrutture restano decisive: cuspidi, piloni, pali segnaletici e filari di alberi lungo le carreggiate diventano micidiali senza protezioni adeguate”.

Quando il guardrail non ti salva la vita
“Il guardrail è il nemico silente più pericoloso. La sua assenza facilita la fuoriuscita del mezzo, con conseguenze spesso fatali. Ma anche la sua parte finale, se non protetta, può trasformarsi in una lama che penetra nell’abitacolo” ha sottolineato Impero.

Comportamento alla guida: margini di miglioramento
Nel primo semestre 2025 l’uso del cellulare al volante è stato la causa di oltre 21.500 ritiri di patente, confermando una consapevolezza ancora insufficiente. “L’educazione alla guida deve partire dai giovani ma coinvolgere anche gli adulti” ha osservato Impero, indicando una matrice culturale tra le cause principali dell’elevata incidentalità.
Come intervenire con urgenza
“È inaccettabile che ostacoli e tratte pericolose non vengano messi in sicurezza, nonostante la loro criticità sia nota. Serve uno sguardo orientato al futuro, poiché la mortalità stradale incide per l’1% sul PIL nazionale. Non è soltanto una questione etica, ma un obbligo di legge” ha concluso l’esperto.
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Ultima modifica: 13 Settembre 2025


