L’auto crea un gettito fiscale che aiuta non poco le casse di tutta Europa. I numeri parlano chiaro, tasse sulle auto nel 2019 hanno portato 440,4 miliardi di euro nelle casse di 14 stati Europei.
Questo raccontano di fati pubblicati da Acea, l’associazione europeo dei costruttori auto (European Automobile Manufacturers’ Association). Sono state analizzate le seguenti nazioni: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Olanda, Portogallo, Regno Unito, Spagna e Svezia.
Una cifra enorme, che Acea quantifica in ben 2,5 volte il bilancio della UE. Un introito destinato a calare nei prossimi mesi, causa la pandemia e anche alle minori immatricolazioni causa la popolarità ancora molto bassa delle auto elettriche.
Una sorta di contrappasso: l’Europa, mai troppo tenera con l’automobile negli ultimi anni, rischia di ritrovarsi con le tasche più vuote.
Le parole Eric-Mark Huitema, direttore generale Eric-Mark Huitema, sono dirette. “I numeri rendono chiara l’importanza nel nostro Continente dell’industria auto. Quando sia cruciale per la salute della economia della UE e dei bilanci pubblici. Per questo è fondamentale rilanciare il comparto dopo crisi della pandemia”.
L’Italia ha il rapporto più alto gettito fiscale/immatricolazioni
L’allarme è realistico. L’Italia gioca una parte importante, sul podio per gettito fiscale proveniente dalle auto. Tra le prime cinque nazioni contribuenti del 2019 comanda la Germania con 93,5 miliardi di euro. Poi Francia con 83,9 miliardi, Italia con 76,3 miliardi. Quarto il Regno Unito con 54,1 miliardi e Spagna con 30 miliardi al quinto posto.
Il gettito fiscale non è direttamente proporzionale al numero di immatricolazioni. Che nel 2018 sono state in Germania 3.435.778, nel Regno Unito 2.367.147, in Francia 2.173.481, in Italia 1,910,701 e in Spagna 1.321.437.
Il rapporto più elevato è quello dell’Italia, seguita da Francia, Germania, Regno Unito e Spagna. Non una novità, purtroppo: su cui la nostra politica e le amministrazioni devono riflettere.
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Ultima modifica: 29 Aprile 2020