Il mercato dell’auto in Italia e nell’Unione Europea persiste in una fase di stagnazione. A maggio, le immatricolazioni italiane hanno raggiunto 139.390 unità, registrando una flessione dello 0,16% rispetto all’anno precedente. I
l periodo gennaio-maggio ha visto 722.452 veicoli immatricolati, con una diminuzione dello 0,54%. Questi numeri riflettono un contesto comune all’intera Unione. I concessionari esprimono incertezza riguardo al breve periodo, con il 97% che segnala ordini scarsi e il 45% un elevato stock di vetture nuove.
La presenza di visitatori negli showroom è risultata bassa per il 95% degli interpellati.

Massimo Artusi, Presidente di Federauto, descrive il panorama come “un mercato poco frizzante“. Gli acquisti delle famiglie mostrano un ribasso, compensato dal sostegno del noleggio e dal contributo dei veicoli a chilometro zero delle reti di vendita.
I clienti affrontano un senso di disagio, condizionati dalla loro capacità di spesa e da un clima di incertezza generale che coinvolge il settore. Pesa l’assenza di chiarezza sul tema dei dazi e la spinta decisa verso l’elettrico imposta dal Piano di Azione per l’Automotive.
Immatricolazioni auto, la sfida europea e le alimentazioni
L’industria automobilistica europea, che contribuisce al 7% del PIL continentale e impiega circa 14 milioni di persone, si trova ad affrontare numerose sfide: rischi nella catena di fornitura, costi dell’energia, carenze e una crescente tendenza al protezionismo.
Il commissario europeo ai trasporti, Apostolos Tzitzikōstas, ha evidenziato come l’industria sia parte della storia europea e un motivo di orgoglio, ma ora sotto pressione.

Al momento, l’Unione Europea non ha annunciato misure significative per arginare la crisi, limitandosi a dilazionare le multe per le case automobilistiche.
Gian Primo Quagliano, Presidente del Centro Studi Promotor, suggerisce che il vero problema sia salvare il settore dalle politiche europee orientate a un ambientalismo definito “ideologico“.
Il settore delle alimentazioni mostra una netta evoluzione. Benzina e Diesel registrano continue flessioni: a maggio, la Benzina ha perso il 19,5% e il Diesel il 29%.
Nel periodo gennaio-maggio, le perdite sono state del 15,3% per la Benzina e del 31,8% per il Diesel. Al contrario, le alternative segnano una crescita marcata.
L’elettrico a maggio ha guadagnato il 42,6%, con un aumento del 72,8% da inizio anno, raggiungendo il 5,1% di quota di mercato. L’ibrido ha segnato un +15,2% a maggio, attestandosi al 49,7% di quota. L’ibrido Plug-In ha avuto un notevole +66,9%, mentre il GPL è cresciuto del 37,8%.
Artusi ha criticato la politica degli incentivi, ritenendola non sempre premiante e insufficiente a generare volumi di crescita rilevanti, soprattutto se circoscritti a una singola tecnologia.
Auspica interventi strutturali, come una revisione del regime fiscale delle auto aziendali, per promuovere un più rapido rinnovamento del parco veicoli.

Immatricolazioni auto in Italia a Maggio, 10 cose da sapere
- Immatricolazioni Italia Maggio 2025: 139.390 unità.
- Variazione immatricolazioni Italia Maggio 2025 vs Maggio 2024: -0,16%.
- Immatricolazioni Italia Gennaio-Maggio 2025: 722.452 unità.
- Variazione immatricolazioni Italia Gennaio-Maggio 2025 vs 2024: -0,54%.
- Calo vendite Benzina Maggio 2025: -19,5%.
- Calo vendite Diesel Maggio 2025: -29%.
- Incremento vendite Elettrico Maggio 2025: +42,6%.
- Incremento vendite Elettrico Gennaio-Maggio 2025: +72,8%.
- Quota di mercato Elettrico Gennaio-Maggio 2025: 5,1%.
- Quota di mercato Ibrido Maggio 2025: 49,7%.
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Ultima modifica: 5 Giugno 2025


