Hyundai Ioniq 5 e 6 e la ricarica ultra-rapida in 800 Volt, la prova

di Gianluca Sepe
Confort, tecnologia, sicurezza ma soprattutto la possibilità di ricarica ultra-rapida in poco tempo. Con Ioniq 5 e Ioniq 6, Hyundai non ha solamente creato un brand di vetture completamente elettriche a sé stanti ma ha anche introdotto due modelli in grado di garantire che alla colonnina si rimanga quel po’ che basta per ripartire con un range sufficiente.

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Questo non vuol dire che non ci si fermerà mai a ricaricare per tempi più lunghi ma che comunque, in caso di necessità, basta una sosta per il caffè per riportare a bordo energia sufficiente.

Questo grazie alla presenza dell’architettura a 800 Volt, integrata in entrambe le vetture grazie alla piattaforma modulare E-GMP (Electric-Global Modular Platform): questa tecnologia, oltre a ridurre i tempi di ricarica, offre anche una gestione termica più efficiente e migliori performance complessive in termini di stabilità e durata dei componenti elettrici.

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La tensione è più elevata rispetto ad altre tipologia di architettura, evitando la dispersione di energia durante la ricarica e la trasmissione, migliorando la densità di potenza e permettendo una maggiore compattezza dei sistemi di bordo.

Questa tecnologia supporta poi sia la ricarica a 400 che a 800 V, garantendo flessibilità e soprattutto senza adattatori aggiuntivi. Per quel che riguarda i tempi di attesa, con un’infrastruttura in DC da 350 kW, bastano 18 minuti per recuperare al 10 all’80% del range di percorrenza.

Un tempo che si adatta perfettamente alle esigenze di sosta durante i lunghi viaggi, se si pensa proprio ad una pausa per il già citato caffè o ai fisiologici stop in autogrill.

Ioniq 6 offre uno dei coefficienti di resistenza aerodinamica più bassi del mercato, con un Cx di solo 0,21. Disponibile con batteria da 53,3 kWh o 77,4 kWh, e nelle versioni a trazione posteriore o integrale, la filante berlina elettrica del marchio coreano vanta un’autonomia che arriva fino a 614 km e la possibilità di ricaricare anche dispositivi esterni grazie alla funzione Vehicle-to-Load.

Grazie all’architettura a 800 V, Hyundai Ioniq 6 può recuperare circa 346 km di autonomia in soli 20 minuti di ricarica. Ioniq 5 invece è stata di recente protagonista di un restyling che ha introdotto diverse novità.

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La principale è senza dubbio la nuova batteria da 84 kWh che offre un’autonomia fino a 784 km nel ciclo urbano e 570 km nel ciclo misto sulla versione con cerchi da 19’’ e allestimento Exclusive. Abbinato a questo accumulatore troviamo sia la versione a trazione posteriore che integrale.

All’interno dell’abitacolo è stata modificata la consolle centrale, la struttura Universal Island ora ha infatti alcuni tasti fisici per le funzioni più utilizzate mentre sul volante, dotato di nuovo design, troviamo alcune luci pixel aggiuntive.

La prova della ricarica

La nostra prova dell’architettura a 800 V ci ha permesso di guidare sia la nuova Ioniq 5 in allestimento N Line sia la Ioniq 6. Molto utile è il preriscaldamento automatico della batteria quando si seleziona la navigazione verso l’infrastruttura di ricarica, permettendo così di ottimizzare lo stop per fare il pieno di energia.

Molto poi dipende anche da una serie di condizioni esterne, dalla temperatura alla reale potenza dell’infrastruttura che possono condizionare i tempi medi dichiarati dal brand. Ad ogni modo, arrivati alle colonnine Ionity con circa il 20% di energia rimanente, in 13 minuti siamo riusciti ad andare oltre l’80%.

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Ultima modifica: 6 Giugno 2025