di Giuseppe Tassi
Può un’ auto icona rilanciare l’immagine di Fiat in Italia e in Europa? La nuova 500 Hybrid, che sarà prodotta da marzo 2026 nello storico stabilimento Mirafiori di Torino, nasce con questa mission, che comporta grandi responsabilità .

Se poi il lancio della vettura coincide con il rinnovamento della Palazzina Mirafiori e dell’intero stabilimento, è facile capire perché l’evento richiami all’ombra della Mole i grandi capi di Stellantis, John Elkann e Antonio Filosa, e il ministro dello Sviluppo economico Adolfo Urso.
Tutti impegnati, finalmente, in una crociata comune per reclamare dalla UE politiche meno rigide in tema di transizione verso un’auto più pulita e sostenibile.
La Fiat 500 Hybrid, reinventata attraverso la tecnologia, si mostra fiera e orgogliosa nella sua livrea giallo Gold con l’allestimento Torino che rende onore a uno dei colori-simbolo della città .

Un concentrato di orgoglio e di italianità che fa bene in un momento cruciale per le vendite del Marchio.
Olivier Francois, capo mondiale del marketing Stellantis, la definisce “una 500 pragmatica, che ascolta la voce dei clienti“.

E dalla grande platea è arrivata la richiesta precisa di poter scegliere, di affiancare una versione ibrida alla pura elettrica, che non ha saputo sedurre i consumatori.
Così i tecnici Fiat hanno preso come base la 500e, con le sue tecnologie raffinate e il design aggiornato, per ricavarne la versione Hybrid che sarà un nuovo fiore all’occhiello per l’Italia e per lo stabilimento di Mirafiori.

Modificato il sottoscocca per far spazio al serbatoio di carburante, la nuova 500 non ha perso il suo muso sorridente e i fanali tondi che sembrano occhi spalancati.
Una presa d’aria per il raffreddamento modifica la griglia compatta dell’elettrica e denuncia la presenza di un motore termico Firefly 3 cilindri da 65 cv abbinato a un propulsore elettrico da 12V e a un cambio manuale a sei marce.
L’automatico non è previsto per motivi legati alla piattaforma di costruzione.
Con 500 Hybrid, che sarà prodotta in seimila esemplari fino a luglio e a 100 mila unità annue una volta a regime, Fiat vuole riconfermarsi regina delle auto piccole e accessibili.
Nello spot in bianco e nero ritmato dalla canzone “Ritornerai” di Bruno Lauzi c’è tutto lo spirito di un’ icona che si rinnova, fiera del proprio passato.
Al lancio, nella versione Torino, l’ultima nata di casa Fiat costerà 16.950 euro mentre il prezzo di listino parte da 19.900 euro, decisamente più in basso rispetto alle quotazioni dell’elettrica.

Come la sorella a batteria sarà disponibile anche cabrio (con tetto in tela scorrevole) e a tre porte (la 3+1 con la soluzione originale che sfrutta un piccolo sportello aggiuntivo sul lato destro con apertura controvento).

Quattro gli allestimenti di Fiat 500 Hybrid: Pop, Icon, La Prima e Torino. Quest’ultimo è proposto esclusivamente sulla berlina.
All’interno la versione Torino propone aperture elettriche a pulsante, una plancia in color oro su cui spiccano il quadro comandi rotondo e un touch da 10,25 pollici.
Il cambio manuale è in posizione rialzata con la cloche molto comoda per il guidatore. L’ingresso in vettura è agevole anche per chi supera abbondantemente il metro e ottanta, i sedili morbidi e riscaldabili.

Molto completa la dotazione degli Adas che possono essere selezionati limitando i più invasivi.
Fiat 500 Hybrid, come va su strada
Alla guida 500 Hybrid è molto reattiva e spende bene i suoi 65 cv. Il cambio manuale è sempre preciso e asseconda bene il motore mentre sale di giri.
Limitata la rumorosità e molto sensibile lo sterzo, come si richiede a una classica citycar . Con un’accorta politica dei prezzi e un marketing martellante, Fiat 500 Hybrid può vincere la sua ambiziosa scommessa.

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Ultima modifica: 1 Dicembre 2025




