Un nuovo inizio, una reincarnazione. Così Olivier Francois, capo del brand Fiat, ha definito la 500 elettrica presentata ieri a Milano. Stretta fra Coronavirus e crescita zero, l’Italia ha bisogno di messaggi positivi, di sfide coraggiose.
E quella lanciata dalla 500 a elettroni lo è. L’auto icona del miracolo economico, nata 63 anni fa come utilitaria alla portata di tutti, diventa oggi il simbolo della nuova era ecologica.
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Auto a emissioni zero ma con fascino e tradizione italiana. Una 500 pronta al balzo verso il mondo premium, quello che garantisce profitti importanti e rilancia l’immagine del nostro Paese nel mondo.
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Il vecchio Cinquino ora è un’auto che supera i 3 metri e 70 di lunghezza, ha un avveniristico cruscotto digitale, interni raffinati, connettività con gli smartphone e guida autonoma di secondo livello.
Ma soprattutto non inquina, si ricarica alla spina, ha oltre 300 km di autonomia (400 in città) e fila silenziosa lungo le strade di una Milano irreale. La grande scommessa è di farne una icona di stile e tecnologia e di vederla crescere nello stabilimento di Mirafiori che dopo 50 anni torna la casa della 500.
Anche in questo sta la portata rivoluzionaria di un lancio in grande stile, a dispetto del Coronavirus che ha fatto chiudere i battenti anche al Salone di Ginevra. La 500 elettrica sarà orgogliosamente italiana, con dichiarate ambizioni da prodotto globale.
Fiat 500 elettrica, nuova icona per ripartire
Prima sbarcherà in Brasile e poi, è quasi certo, negli Usa. In un celebre spot televisivo la versione 2012 della 500 scendeva in mare a Sorrento per attraversare l’Oceano e risalire a New York sotto il ponte di Brooklyn.
Oggi, con la sua ultima nata, Fiat rinnova lo spirito di quel messaggio, l’ottimismo gioioso di quella traversata.
Giuseppe Tassi
Ultima modifica: 5 Marzo 2020