La Ferrari richiamerà 2.222 auto dalla Cina per «un potenziale guasto ai sistemi frenanti», secondo la State Administration for Market Regulation. Il richiamo dei modelli 458 e 488 della Ferrari, però, non interessa solo la Cina, ma è a livello mondiale ed è iniziato nel 2021.
Il richiamo di tutte le versioni dei modelli Ferrari 458 (anni 2010-2015) e 488 (2016-2019) per problemi all’impianto frenante è partito alla fine dello scorso anno, con la comunicazioni alle autorità competenti nei singoli paesi.
Le prime autorità a intervenire sono state quelle degli Stati Uniti a fine 2021. Ieri è stato annunciato dalle autorità cinesi. Non è ancora disponibile una data per il mercato italiano.
Il difetto
Il difetto sarebbe nel tappo del liquido dei freni che non fa circolare correttamente l’aria creando un effetto vuoto nel serbatoio. La Ferrari ha comunicato che «la sicurezza dei nostri clienti è la nostra priorità. Operiamo secondo rigorose linee guida per garantire che i sistemi e le procedure corrette siano sempre in atto».
La notizia del richiamo delle auto dal mercato cinese ha provocato un immediato calo in Borsa del titolo Ferrari.
A fine giornata a Piazza Affari il titolo, in linea con il comparto automotive europeo, aveva ceduto il 3,5%. Mentre il Ftse Mib ha lasciato lascia sul terreno il 2,12%, chiudendo a 24.279 punti.
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Ultima modifica: 23 Aprile 2022