FCA e PSA, torna in auge l’ipotesi di una fusione da 50 miliardi di dollari. Dopo gli approcci con il Gruppo Renault,secondo il Wall Street Journal, Fiat Chrysler Automobiles avrebbe riaperto il tavolo delle trattativa con Groupe PSA, ovvero il colosso francese che comprende i Marchi Peugeot, Citroen, DS e Opel.
Si tratterrebbe di una fusione alle pari. Proprio come con l’accordo sfumato con Renault. Il WSJ ipotizza anche due “capi” del nuovo gigante dell’auto. John Elkann presidente e Carlos Tavares amministratore delegato. Trattativa aperta, anche a cambiamenti, secondo la testata americana. Ma già in passato ci furono contati tra di due Gruppi: l’interesse reciproco non è mai scemato.
Tra FCA e Renault l’approccio saltò perché il governo francese, azionista del Gruppo, intendeva spostare gli equilibri dall’altra parte delle Alpi. Lo stato francese è storico azionista di Renault (al 15%), molto più recente (dal 2014) e con un peso minore per PSA.
Gli equilibri sarebbero già molto diversi in partenza. Non a caso FCA aveva prima contatto PSA e poi Renault. Ora pare ritornata alla prima ipotesi.
Cosa gioca a sfavore
Peugeot, Citroen, e Opel offrono prodotti potenzialmente sovrapponibili con Fiat, Lancia e in parte anche Jeep.
Ma Alfa Romeo, Maserati e Abarth invece proporrebbero prodotti sportivi e di prestigio diversi e con più retaggio rispetto a DS.
Cosa gioca a favore
Soprattutto FCA potrebbe offrire una rete importante in Nord e Sud America, quello che manca a PSA. Che a sua volta è più forte nel mercato della Cina e in altri paesi asiatici. E soprattutto potrebbe offrire un alto livello di elettrificazione delle auto.
Una collaborazione importante c’è già e riguarda i veicoli commerciali. Con lo stabilimento di Atessa (Chieti), chiamato Sevel Sud.
Nascerebbe un colosso da 8,7 milioni di auto, rivale diretto dei Gruppi Volkswagen e Toyota.
Ultima modifica: 30 Ottobre 2019