Vi proponiamo questo interessante editoriale dell’Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale, a firma del presidente Giordano Biserni.
Continua a distanza di oltre due anni l’incredibile situazione degli etilometri fermi per mesi. Ma l’ASAPS non si arrende. Due interrogazioni parlamentari e una risposta ancora interlocutoria del Ministero dei Trasporti. (ASAPS)
Ci risiamo. Lo diciamo ancora una volta e con sempre maggiore forza, ma se non cambia il passo, sarà difficile migliorare la sicurezza stradale in Italia. Parliamo ancora una volta degli etilometri. Di quegli strumenti che disinnescano pericolose “bombe a orologeria”, cioè soggetti con tassi alcolemici talmente elevati da percorrere strade contromano o da schiantarsi alla prima curva contro altri veicoli. Dopo aver letto la risposta del Ministro dei Trasporti Toninelli, crediamo che troppo tempo sia trascorso dall’allarme che ASAPS aveva lanciato molti mesi fa. E infatti una interrogazione presentata alla Camera da un onorevole (a cui non è stata data risposta direttamente) fa riferimento ad ASAPS e al tapiro che era stato consegnato all’allora Ministro dei Trasporti.
Nella risposta del Ministro Toninelli però ad una interrogazione parlamentare di due senatori, divulgata lo scorso 16 gennaio, emerge come “il laboratorio di prova di etilometria del Centro superiore ricerche prove autoveicoli e dispositivi (CSRPAD) del MIT dal novembre 2016 sia fermo per inefficienza del quattro banchi di prova in dotazione, risalenti all’anno 2008. L’inefficienza è dovuta a difficoltà di tipo tecnico e amministrativo nel rapporto contrattuale con il produttore e fornitore dei banchi, i quali costituiscono, unitamente agli impianti del laboratorio, un sistema complesso di strumentazione integrata.
Nelle more dell’espletamento di una procedura di acquisizione di nuovi banchi di prova per il laboratorio del CSRPAD, le prove richieste dai proprietari degli etilometri sono svolte a Milano con i banchi prova di cui è dotato il laboratorio di etilometria del Centro prove autoveicoli (CPA) del capoluogo lombardo, i soli ad oggi funzionanti ed efficienti, del tutto identici ai banchi del laboratorio di Roma. Ed infatti, le prove effettuate presso CPA di Milano sono equivalenti per modalità e processi alle prove fatte presso il CSRPAD di Roma, avvalendosi del medesimo personale tecnico, che opera promiscuamente nei due laboratori di Roma e Milano.”
Insomma in ben 26 mesi nulla è cambiato, nonostante gli allarmi, i tapiri all’allora Ministro, ad articoli di stampa e servizi televisivi. Tutti (ma proprio tutti, avendo la scadenza annuale) gli etilometri delle forze di polizia statali e locali, sono passati da Milano, con interi TIR che fanno la spola tra Nord e Sud della Penisola per il trasporto degli strumenti. Non possiamo credere che questo Paese non abbia la forza di superare una simile situazione, non lo meritano i cittadini, non lo merita chi si impegna ogni giorno sulle strade per prevenire e per reprimere un comportamento particolarmente grave, uno dei pochi reati stradali rimasti nel Codice della Strada, come la guida in stato d’ebbrezza.
Reato – va sempre ricordato anche al Ministro – che da quasi tre anni è aggravante specifica dell’omicidio stradale e delle lesioni personali stradali. Apprendiamo anche che “il CSRPAD prevede di riattivare e rendere completamente efficiente il nuovo laboratorio di etilometria di Roma entro i primi tre mesi del 2019.” Sarebbe questa una gran bella notizia, se sarà realmente rispettata la data, visto che siamo già a fine gennaio. ASAPS vigilerà su questo fronte come sull’annunciata assunzione di 5 addetti (tramite convenzione con una società del Ministero dell’Economia e Finanze) che dovranno ridurre e azzerare l’arretrato.
Prendiamo atto però che in 26 mesi nulla è cambiato. Vigileremo proprioperchè nella interrogazione parlamentare dei due senatori, ASAPS è espressamente citata, relativamente a casi che abbiamo seguito sulla revisione periodica degli etilometri e sui rischi che gli operatori delle forze dell’ordine possono correre.
In un momento in cui si è scatenata una “guerra” contro gli etilometri con sentenze discutibili come le archiviazioni per fatto di lieve entità nei confronti di conducenti sorpresi alla guida con valori alcolemici anche di 1,2 g/l, con una politica sempre meno attenta alla sicurezza stradale, con meno divise sulle strade, crediamo che vigilare sugli annunci sia una attività doverosa, soprattutto verso alcune delle vittime, che in questi 26 mesi di etilometri “appiedati”, forse si potevano salvare.
Giordano Biserni, presidente ASAPS
In allegato le due interrogazioni parlamentare e la risposta del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00492
>Legislatura 18 Interrogazione a risposta scritta n° 4/01394
>Legislatura 18 Risposta ad interrogazione scritta n° 4-00492
Ultima modifica: 30 Gennaio 2019