Mario Draghi ha illustrato al Parlamento europeo una prospettiva essenziale: per una decarbonizzazione efficace, è necessario superare le impostazioni ideologiche.
L’ex premier ha fatto presente che la neutralità energetica è il percorso ideale per una transizione paritaria, che protegga le attività industriali e i cittadini europei.

Questa strategia si fonda su due elementi principali: la diminuzione delle emissioni e il raggiungimento dell’autosufficienza energetica. A parere dell’autorevole economista, la decarbonizzazione può favorire l’economia, a condizione che si adoperino mezzi appropriati
Draghi ha precisato che occorre “abbandonare l’ideologia e adottare un approccio che sia carbon neutral“.

Aggiungendo. “Non si può forzare lo stop ai motori a combustione, dicendo a un intero settore produttivo che deve interrompere una grande linea di produzione, e allo stesso tempo non imporre, con la stessa forza, l’installazione di sistemi di ricarica, senza creare le interconnessioni per farlo“.
Ha inoltre specificato che la riduzione dei costi dell’energia è un aspetto cruciale per promuovere lo sviluppo. Per Draghi, è importante ipotizzare prezzi dell’energia più competitivi.

Draghi ha esplicitato che la decarbonizzazione non rappresenta un impedimento alla crescita, ma piuttosto un’opportunità , a patto che le risorse utilizzate siano ben orientate.
Il pensiero di Draghi in sintesi
- Scopo fondamentale: calare le emissioni
- Secondo fine: conquistare l’indipendenza energetica
- Sistema raccomandato: trascendere l’ideologia
- Tattica: sdottare un sistema carbon neutral
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Ultima modifica: 19 Febbraio 2025


