Dacia Hipster punta al sodo, tutto quello che serve a una citycar lunga solo 3 metri.
La piccolissima interpreta al meglio l’intento del Marchio, professato dal CEO Katrid Adt: “Dacia vuole essere leader assoluto delle auto accessibili”.
La prima e-car, di fatto: Dacia Hipster potrebbe segnare l’inizio di una nuova categoria.

Il Costruttore, sotto forma di concept, ma con una finestra bene aperta su una prossima produzione, introduce una nuova interpretazione della mobilità elettrica essenziale con Hipster Concept, una minicar lunga 300 centimetri che unisce accessibilità, praticità e sostenibilità.
Progettata per la vita di tutti i giorni, Dacia Hipster offre 4 posti, un bagagliaio modulabile da 70 fino a 500 litri e soluzioni intelligenti pensate per ridurre costi e impatto ambientale.

Una rivoluzione “tascabile”, come conferma Romain Gauvin, responsabile Advanced Design ed Exterior Design, dichiara: “È il progetto più Dacia su cui io abbia mai lavorato. Ha la stessa portata sociale di Logan 20 anni fa. Si tratta di inventare un oggetto che oggi non esiste“.

Dacia Hipster, l’auto popolare ripensata per il futuro
Il progetto nasce dalle esigenze reali degli automobilisti. Agilità, semplicità e convenienza guidano ogni scelta. Stéphanie Chiron, responsabile Prodotti Avanzati, sintetizza: “Dacia Hipster Concept è tutto ciò che ci si aspetta da un’auto per la vita quotidiana, in soli 3 metri di lunghezza, 1,53 di altezza e 1,55 di larghezza“.
La filosofia eco-smart della Casa porta a una riduzione del peso del 20% rispetto a Spring, quindi circa 800 kg, con conseguente minor consumo di energia e materie prime. L’obiettivo è dimezzare l’impronta di carbonio lungo l’intero ciclo di vita rispetto ai modelli elettrici attuali.

Pensata per i tragitti urbani e peri-urbani, Dacia Hipster offre autonomia adeguata con due ricariche settimanali con una autonomia urbana di circa 240 km. In Francia il 94% degli automobilisti percorre meno di 40 km al giorno, mentre in Italia la media è 43 km: numeri compatibili con Hipster Concept.
Con Spring Dacia aveva già reso l’elettrico più vicino alle famiglie europee. Con Hipster Concept intende aprire il mercato, in un contesto in cui dal 2010 al 2024 il prezzo medio delle auto nuove è aumentato del 77%, superando la crescita del potere d’acquisto.
Design essenziale e robusto
Le auto popolari di successo si sono sempre distinte per uno stile riconoscibile. Gauvin illustra: “Il nostro obiettivo nel reinventare la vera auto popolare era quello di darle un design distintivo e di impatto. Un’auto che si potesse disegnare con tre tratti di matita“.
La silhouette mostra un blocco solido, quasi un cubo, posizionato su 4 ruote agli angoli, senza sbalzi. Il frontale, lineare e orizzontale, ospita fari dal disegno puro che trasmettono un’espressione insieme rigorosa e cordiale.
Il portellone, a tutta larghezza e diviso in due parti, garantisce un accesso agevole al vano bagagli. I fari posteriori, schermati dal portellone stesso, non richiedono vetri aggiuntivi. La carrozzeria adotta un unico colore in massa, con soli tre elementi verniciati.
Materiali innovativi come Starkle riciclato rafforzano la protezione laterale, mentre gli ski anteriore e posteriore aumentano la robustezza. Una soluzione simbolica della ricerca sull’essenziale è la sostituzione della maniglia con una cinghia esterna: più leggera, meno costosa e funzionale.
Abitacolo funzionale e modulare
L’interno di Dacia Hipster Concept sfrutta al meglio la compattezza esterna. Le forme verticali dei finestrini e del parabrezza amplificano lo spazio, mentre il tetto vetrato porta luce nell’abitacolo. I finestrini laterali scorrevoli riducono costi e peso.

Quattro adulti possono viaggiare comodamente. La posizione dei sedili anteriori di Dacia Hipster ricalca quella di Sandero, garantendo comfort e sicurezza. La panchetta anteriore, ispirata alle auto popolari del passato, accentua la convivialità. I poggiatesta traforati riducono peso mantenendo funzionalità.
La modularità resta centrale: con 4 passeggeri il bagagliaio offre 70 litri, mentre con 2 arriva a 500 litri. Gli interni, “YouClip native”, permettono di aggiungere accessori come portabicchieri, plafoniere o braccioli grazie a 11 punti di fissaggio distribuiti in plancia, porte e bagagliaio.
Il digitale integra funzioni quotidiane. Lo smartphone diventa chiave e display multimediale, collegandosi tramite dock station che funge anche da impianto audio con cassa Bluetooth compatibile con YouClip. Parecchia carne al fuoco.
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Ultima modifica: 9 Ottobre 2025



