Crisi produzione auto italiana, un calo netto. Le reazioni politiche

Piove sul bagnato. Già in crisi da tempo, la produzione di auto italiana subisce un brusco calo, un crollo a dicembre. Le opposizioni e i sindacati accusano il governo di non affrontare adeguatamente la crisi.

Il ministro Urso definisce la situazione come una crisi europea. Il settore dei mezzi di trasporto è particolarmente colpito con una diminuzione del 23,6%. Il comparto tessile e abbigliamento registra un calo del 18,3%.

Nel 2024, si è registrato un calo complessivo della produzione del 3,5%. Questo dato segue una flessione del 2% nel 2023. I dati evidenziano 23 mesi di calo tendenziale. Il settore auto subisce un crollo della produzione del 65% a dicembre e del 43% nel 2024.

Le politiche industriali europee non trovano ancora una sintesi. Il ministro Urso sottolinea che la crisi non è solo italiana ma colpisce anche la Germania.

L’opposizione critica duramente l’operato del governo. Antonio Misiani del PD afferma che il governo non sta prendendo provvedimenti. Pino Gesmundo della Cgil dichiara che il sistema industriale sta morendo.

Dal M5s chiedono le dimissioni del ministro Urso. La Cisl esprime preoccupazione per la mancata ripresa industriale. Vera Buonomo della Uil evidenzia l’assenza di politiche industriali nel paese.

Le difficoltà produttive si manifestano soprattutto in alcuni settori. Il comparto dell’energia tiene con un calo dello 0,6%. I beni strumentali diminuiscono del 4,7%. I beni di consumo durevoli calano del 4,8%. I beni non durevoli registrano una diminuzione del 2,9%.

I numeri della produzione in Italia a dicembre 2024

  • Calo della produzione industriale a dicembre: 7,1%.
  • Calo nel settore mezzi di trasporto a dicembre: 23,6%.
  • Calo nel settore tessile e abbigliamento a dicembre: 18,3%.
  • Calo complessivo della produzione nel 2024: 3,5%.
  • Calo della produzione nel settore auto a dicembre: 65%.
  • Calo della produzione nel settore auto nel 2024: 43%.
  • Calo nel settore beni strumentali: 4,7%.
  • Calo nel settore beni di consumo durevoli: 4,8%.
  • Calo nel settore beni non durevoli: 2,9%.
  • Calo nel settore energia: 0,6%.

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Ultima modifica: 13 Febbraio 2025