La produzione in Europa nel 2020 di automobili come prevedibile è crollata a causa della Pandemia. Un calo di ben il 23,3%, quasi un quarto in meno di vetture uscite dalle fabbrica del Vecchio Continente.
Parlando di numeri invece che di percentuali, si tratta di 3,3 milioni in meno di vetture assemblate, facendo scendere il totale a 14,1 milioni. Questi sono i numeri elaborati da ACEA, l’associazione dei costruttori europei di automobili, che ha messo a confronto i dati anche con il resto del mondo. Dove va va meglio, ma non troppo.
Il report di ACEA sull’auto nel 2020 in Europa
Non solo Covid, il calo della produzione è legato a quello della domanda. I lockdown imposti dalla pandemia hanno fatalmente artato a molti meno acquisti. Nonostante una ripresa nel terzo trimestre, a oggi però di nuovo scesa. Le prospettive non sono serene.
Il calo più drastico lo ha accusato la Francia, pagando un -45,8% (861.000 auto). Meno peggio Germania (-24,3%, -3,4 milioni) e Spagna (-19,5%, 1,75 milioni). L’Italia segna un -13,2% (476.000), ma anche i nuovi protagonisti come Repubblica Ceca (-19.3% 1,13 milioni) e Slovacchia (-12%, 944.000) hanno limitato i danni: ma sempre in rosso.
Il resto del mondo
In affanno anche gli Stati Uniti d’America, che hanno patito un -17,6%, il Brasile un pesante -34,3%, la Corea del Sud un -10,3%, il Giappone un -16% e l’India -22,7%. La Cina, come in tutti gli altri campi, è stata quella che ha sofferto meno, -6,4%, con 19,3 milioni. La produzione mondiale è stata di 61.356.408 vetture.
Le immatricolazioni, beneficiando della produzione dei mesi precedenti, sono andate leggermente meglio. Per un totale di 63.404.618 milioni di auto vendute (-15,3%). Ancora la Cina in minore sofferenza con un -6,8% (19,7 milioni di auto), mentre l’Europa è a -20,6% (14,4 milioni) e il Nord America a -17,9%. Anche qui il Vecchio Continente è quello che ha patito di più. La rimonta non sarà facile.
Ultima modifica: 8 Marzo 2021