Ci sono collezioni che non raccontano solo la storia di un Marchio, ma quella del sogno automobilistico stesso. La collezione Bachman, composta da 46 Ferrari, rappresenta uno di quei patrimoni destinati a ridefinire i confini del collezionismo. A gennaio 2026, la casa d’aste Mecum presenterà questo straordinario insieme di modelli in condizioni quasi immacolate, costruendo un evento che si annuncia già epocale.
Il valore di un’eredità meccanica senza tempo
Dietro la collezione si cela Phil Bachman, imprenditore statunitense e fedele estimatore del Cavallino Rampante. Ogni esemplare riflette una visione di perfezione: nessuna delle auto supera i 1.000 km percorsi. L’intera raccolta attraversa quarant’anni di design, ingegneria e performance, dalla 288 GTO del 1985 fino alla LaFerrari Aperta, simbolo della sintesi tra tradizione e tecnologia ibrida.
La 288 GTO segna l’inizio della leggenda moderna di Maranello. Progettata per il Gruppo B del mondiale rally, con un V8 biturbo da 400 cavalli, fu prodotta in soli 272 esemplari. Da lì nasce una genealogia di supercar che prosegue con la F40 del 1992, costruita con kevlar e fibra di vetro, e proiettata verso una nuova era della leggerezza. Gli esemplari della collezione hanno percorso rispettivamente 733 e 1.300 km.
La dinastia delle supercar di Maranello
La successiva F50, dotata di un V12 aspirato da 4,7 litri, rimane una delle Ferrari più desiderate di sempre. Con appena 404 km all’attivo, rappresenta un riferimento assoluto per i collezionisti, capace di raggiungere cifre d’asta vicine agli 8 milioni di euro.
Segue la Ferrari Enzo, verniciata in Giallo Modena, una delle 31 unità realizzate in questa colorazione. Spinta da un V12 da 660 cavalli, incarna l’ultima generazione analogica prima dell’ibrido. Il cerchio si chiude con la LaFerrari, ibrida da 963 cavalli, proposta sia in versione coupé sia Aperta, entrambe con percorrenze inferiori a 300 km.
Il fascino delle classiche e il culto del colore
Accanto alle hypercar moderne convivono capolavori storici. La 166 MM del 1953, carrozzata Vignale, discende direttamente dalla barchetta da corsa che rese celebre il nome Ferrari alla Mille Miglia. Il suo V12 da 160 cavalli muove appena 650 kg di pura essenza sportiva.
La linea del tempo prosegue con la 250 Lusso del 1964, la 275 GTB/4 del 1967 e varie 365 GTB/4 Daytona, oltre a una selezione di Dino 246 GTS e GT a motore centrale. Una rassegna che attraversa decenni di innovazione, stile e potenza.
Elemento distintivo dell’intera raccolta è il Giallo Modena, colore prediletto da Bachman, divenuto marchio estetico e simbolico della collezione. Non mancano tuttavia configurazioni personalizzate e inedite: una 599 GTO con interni azzurri, una 430 Scuderia rifinita in bordeaux e una 458 Speciale in blu Tour de France testimoniano la libertà cromatica dell’appassionato.
Una rarità assoluta è la 360 Challenge Stradale Verde Abetone, con interni in pelle panna e verde scuro, esempio di un gusto fuori dagli schemi che anticipa la tendenza delle personalizzazioni su misura.
FXX Evo: il vertice della tecnologia Ferrari
A dominare la collezione Bachmann è la FXX Evo, versione estrema della Enzo sviluppata per la pista. Il suo V12 da 860 cavalli, evoluto con il contributo diretto di Michael Schumacher, spinge la berlinetta oltre i limiti del possibile. L’aerodinamica raffinata consente un tempo record a Fiorano inferiore a 1’16”, due secondi più veloce della FXX standard.
Le previsioni d’asta parlano di valori complessivi da decine di milioni di euro, con la concreta possibilità di nuovi record mondiali. Ogni esemplare rappresenta un frammento della storia Ferrari, sospeso tra arte, meccanica e cultura automobilistica.
Le 5 cose da sapere sulla collezione Bachman
- La collezione Bachman conta 46 Ferrari in condizioni quasi perfette, molte con meno di 1.000 km percorsi.
- Il colore dominante è il Giallo Modena, cifra distintiva voluta da Phil Bachman.
- Tra le icone spiccano 288 GTO, F40, F50, Enzo e LaFerrari Aperta.
- Il gioiello più estremo è la FXX Evo, con 860 cavalli e sviluppo firmato Schumacher.
- L’asta Mecum di gennaio 2026 potrebbe stabilire nuovi record di vendita per Ferrari storiche.
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Ultima modifica: 13 Novembre 2025
