BMW vuol superare Tesla e diventare il Costruttore numero uno nelle auto elettriche. Per vendite e per prestigio, a breve termine e anche sul mercato americano, ovvero in “casa” di Elon Musk. Una sfida epocale.
Lanciata da Pieter Nota, direttore commerciale della Casa bavarese. Al Salone di New York la fiducia esternata è stata lampada. “Produrremo un aumento molto rapido di consegne di vetture elettriche. Abbiamo i modelli, come i4 e iX, che possono soddisfare le esigenze dei nostri clienti. Nel 2022 puntiamo a raggiungere le 200.000 auto a batteria consegnate in tutto il mondo, raddoppiando i numeri dello scorso anno”.
Tanti prodotti per mettere la freccia
“Tesla ha mantenuto una posizione di forza per diverso tempo, ma ora la sua leadership è finita. Con i4 abbiamo l’auto elettrica che i clienti si aspettano da BMW, il modello per eccellenza. Anche iX riscontra lo stesso successo. I nostri concessionari hanno centinaia di prenotazioni, i tempi di attesa sono di sei mesi. E prossimamente lanceremo i7, i5 e anche Mini Countryman elettrica”.
Programmi concreti. In ogni modo va ricordato che Tesla al momento è largamente al comando in questa corsa. La Casa di Musk nel primo trimestre 2022 negli USA ha consegnato 129.743 vetture rispetto alle 80.590 di BMW, sia termiche sia elettriche. I
La sfida resta affascinante. “In Europa sulle EV crescono tutti i Marchi, in USA solo un Costruttore è un enorme successo”. La differenza è ancora molto ampia, ma il Marchio tedesco confida di ribaltare la situazione. “Credo che potremmo raggiungere il mix di vendite del 50% di auto elettriche prima del 2030, secondo quando prospettato nel piano industriale. La domanda aumenterà e noi spingeremo la capacità produttiva, nonostante la crisi negli approvvigionamenti.“.
Il mercato delle auto a motore endotermico resterà molto importante. “Dovremo essere flessibili – conclude Nota – perché le infrastrutture per le auto elettriche non cresceranno al pari della richiesta dei clienti. Andranno considerate le richieste in ogni area geografica”.
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Ultima modifica: 20 Aprile 2022