Nel segno della concretezza. È lo stile Opel, da sempre. Il brand tedesco, oggi nella galassia PSA (con i marchi Peugeot, Citroen e DS), non perde la sua identità, a dispetto dei ripetuti passaggi di proprietà. Alta tecnologia, motori superefficienti e prezzi contenuti sono e restano la ricetta vincente di Opel.
Una filosofia di approccio al mercato, che non cambia in questa delicata congiuntura, fra gli spettri del dopo Covid-19 e la necessità di contenere le emissioni, per rispettare le normative Ue. Il caso della nuova Astra, berlina compatta di grande successo da un ventennio, è emblematico.
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I tecnici Opel non sono andati alla ricerca di tecnologie innovative, non sono ricorsi al mild-hybrid, come molte altre case. Hanno preferito raffinare i loro prodotti, nel segno del downsizing motoristico che riduce consumi ed emissioni. Sono nati così due nuovi propulsori a benzina e un diesel, tutti a tre cilindri, tutti con livelli di emissioni sotto la soglia dei 99 g/km.
Consumi ed emissioni ridotti con Astra benzina e Diesel
Ne deriva un’auto guidabilissima e reattiva, che riduce i consumi fino al 24%, senza limitare le prestazioni, lasciando smalto intatto al motore nelle riprese e nelle lunghe percorrenze. È un’evoluzione tecnologica che si sposa perfettamente con questo tempo di passaggio verso l’era elettrica.
Chi oggi guida una Opel Astra unisce la solidità e la certezza della tradizione con lo slancio della ricerca. Perché anche dentro un’auto di stampo classico c’è oggi una vocazione verde dichiarata e irrinunciabile.
Giuseppe Tassi
Ultima modifica: 1 Settembre 2020