È la nuova società del gruppo Autostrade per l’Italia (Aspi) per le energie rinnovabili. Nell’ambito del Piano di trasformazione di Aspi, il tema delle rinnovabili ha un ruolo di primo piano. E sulla base di questa visione, è nata Elgea, impegnata nello sviluppo di soluzioni tecnologiche per la produzione e vendita di energia da fonti rinnovabili.
Con presidente Alberto Milvio e a Diego Percopo, la newco è strutturata per coprire l’intero ciclo di produzione energetica e si avvarrà del supporto e delle competenze già consolidate nel gruppo. Quindi di Tecne (ingegneria), Pavimental (costruzioni, leader nel settore), Movyon (spin off tecnologico) e Free To X a cui Elgea contribuirà a garantire la fornitura di energia green per l’approvvigionamento delle stazioni di ricarica per veicoli elettrici.
La caratteristica fondamentale dell’attività di Elgea sarà la possibilità di operare sfruttando la capillarità dell’asse autostradale, cioè i 3000 km della rete in concessione. Potendo costruire impianti da fonti rinnovabili senza ulteriore consumo di suolo.
La società, infatti, verificherà la possibilità di impianti a partire dalle aree del sedime autostradale, altrimenti inutilizzate. Oltre ai terreni limitrofi all’asse autostradale, Elgea potrà sfruttare spazi nell’ambito delle aree di servizio e dei parcheggi. Fino a sviluppare soluzioni innovative per l’utilizzo delle superfici di infrastrutture esistenti come le barriere fonoassorbenti.
«Con Elgea un altro importante tassello si aggiunge al Piano di Trasformazione di Autostrade per l’Italia – spiega l’ad Roberto Tomasi –. La nuova società sarà a supporto della visione complessiva in cui si muove la nuova azienda. Nell’ottica della sostenibilità ambientale e verso le sfide del futuro tra nuove tecnologie, modernizzazione delle infrastrutture. E servizi più vicini all’utenza».
Il tema energetico, aggiunge Tomasi «rappresenta una delle questioni chiave del nostro tempo e, nell’ambito di una strategia che punta a far diventare il gruppo come player di primo piano che vada oltre i confini dell’autostrada, non potevamo prescindere dal tema delle rinnovabili. E la modalità con cui ci accingiamo ad affrontare questa sfida è del tutto innovativa. A partire dalla ’socializzazione del business’ che darà l’opportunità a chi vorrà partecipare a questo nuovo percorso. Un percorso condiviso, sulla strada delle rinnovabili».
Il programma prevede, dopo aver individuato l’anno scorso le aree Aspi interessate (2.000 chilometri di bordo nastro, 80 aree di servizio, 60 di parcheggio), l’avvio nel 2022 della progettazione e realizzazione dei primi impianti fotovoltaici abbinati a sistemi di storage elettrochimico sul sedime autostradale e la valutazione di altre tecnologie come il biometano. Nel 2023 potrebbero già entrare a regime l’installazione degli impianti e l’avvio di generazione di energia elettrica.
Target di 300 MW nei primi anni di attività
Coi primi 150 MW installati, Elgea potrebbe riuscire a fornire energia a copertura dell’intero fabbisogno del gruppo. Per poi proseguire fino a un potenziale raggiungimento di un target di 300 MW nei primi anni di attività. Con un risparmio complessivo di oltre 450 ettari di terreno e 156.000 tonnellate di CO2 l’anno.
«L’aspetto che caratterizza principalmente Elgea – conclude Percopo – è la possibilità di considerare la rete autostradale anche una fonte di produzione di energia verde. Poter sfruttare le infrastrutture che in primo luogo assolvono ad altre funzioni e anche le aree attigue all’asse autostradale inutilizzate ci consentirà di diventare energicamente autosufficienti. Un contributo al sistema Paese nell’ottica della decarbonizzazione. Limitando il consumo di suolo nell’installazione di nuovi impianti».
di Achille Perego
Ultima modifica: 30 Gennaio 2022