Antitrust boccia il decreto benzina «Sbagliato esporre i prezzi medi»

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di Antonio Troise

Benzina, continua la guerra dei prezzi. Questa volta, non tanto e non solo sul fronte dei consumatori e degli automobilisti (anche ieri la super e il diesel hanno registrato nuovi rincari).

Ma su quello parlamentare, con Antitrust che ha bocciato una dei capitoli principali del decreto trasparenza varato dal governo per frenare l’impennata delle quotazioni, la norma che impone ai distributori di esporre il prezzo medio regionale calcolato dal ministero.

Caro carburanti Benzina e gasolio (foto Ansa)

Per l’Autorità che vigila sulla concorrenza, la misura non serve e potrebbe essere dannosa per i consumatori, perché rischia di depotenziare la competizione fra le compagnie.

Il ragionamento è semplice. La definizione di un prezzo regionale ha un perimetro troppo ampio, e potrebbe facilmente verificarsi che, per motivi diversi che vanno dalla densità dei distributori alla logistica, il prezzo di una determinata sotto-zona sia diverso da quello medio. Quindi, la doppia cartellonistica, potrebbe indurre in errore i consumatori. Questo non significa, però, che sul mercato tutto fili liscio. Anzi.

Il presidente di Antitrust, Roberto Rustichelli, durante l’audizione in Parlamento sul decreto trasparenza, ha annunciato l’avvio di «un’indagine conoscitiva sulle dinamiche competitive della filiera petrolifera per approfondire le dinamiche concorrenziali delle fasi di estrazione e raffinazione».

Benzinai aperti durante lo sciopero- l'elenco dal Veneto alla Sicilia (per l'autostrada) Code ai benzinai a Napoli (Ansa)
Code ai benzinai a Napoli (Ansa)

Antitrust, le istruttorie

Che qualcosa non funzioni, del resto, è anche dimostrato dai dati messi nero su bianco ieri da Rustichelli: a metà mese, infatti, l’Authority aveva avviato cinque istruttorie su Italiana Petroli, Eni, Kuwait, Tamoil e Esso e, «sulla base dei dati forniti dalla Guardia di Finanza, fra gennaio e dicembre del 2022 su un totale di 5mila impianti sottoposti a verifica, erano state individuate 1022 violazioni».

Come a dire, un’irregolarità ogni cinque controlli. La posizione dell’Antitrust sulla pubblicazione del prezzo medio è fortemente in linea con quella dei produttori e dei distributori di carburante.

Carburanti PREZZI Distributore di benzina (Imagoeconomica) caro benzina
Distributore di benzina (Imagoeconomica)

Per il presidente di Assopetroli, Andrea Rossetti, si rischia «di confondere gli automobilisti». Inoltre, l’adeguamento della cartellonistica, oltre a costare circa 400 milioni, «è un unicum in tutta l’Unione Europea».

Di tutt’altro avviso le associazioni di categoria dei consumatori: «Non si capisce perché quando i prezzi del petrolio calano, quelli della benzina e del gasolio aumentano – spiega Carlo Rienzi, presidente del CodaconsLa speculazione si nasconde non alla pompa ma nei vari passaggi della filiera che parte dall’estrazione del petrolio e arriva alla raffinazione e alla vendita».

Per Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, infine, il problema è a monte, in una rete «vecchia e troppo numerosa. Abbiamo 21mila distributori e se applicassimo le regole di Francia e Germania, ne basterebbero 10mila»

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Ultima modifica: 28 Gennaio 2023