Antonino Labate racconta le novità Alpine, di oggi e domani

di Giuseppe Tassi

La Alpine del futuro passa da Le Mans e dal motorsport ma è pronta a creare un suo mondo: un brand molto caratterizzato, di impronta sportiva, con una collana di modelli elettrici briosi e prestazionali, in linea con il Dna corsaiolo di Alpine.

A dipingere il quadro dei prossimi anni del marchio francese del gruppo Renault è Antonino Labate, direttore vendite e marketing di Alpine e braccio destro di Luca De Meo, CEO di Renault.

Antonino Labate, direttore vendite e marketing di Alpine

I due hanno lavorato accanto prima in Fiat e poi nel gruppo Seat in Spagna, dove Labate ha sviluppato il brand Cupra, con forte caratterizzazione sportiva.

Un successo importante che ora vorrebbe replicare sotto le insegne di Alpine.

Che caratteristiche avrà il suo marchio nei prossimi anni?

Il futuro è già cominciato con la presentazione della A290, una compatta elettrica dal piglio sportivo , destinata all’uso cittadino ma brillante e ricca di verve. Entro il 2030 abbiamo in programma di mettere sul mercato altri sette modelli elettrici. La strada è già intrapresa e non ci saranno retromarce“.

Alpine A290, il fascino della sportiva elettrica francese - 46
Alpine A290

La A290 nasce sulla stessa piattaforma della nuova Renault 5, non c’è il rischio di una sovrapposizione dei modelli?

Assolutamente no. A290 è una vera Alpine: leggera, veloce con un impianto frenante molto sofisticato, ha tutte le caratteristiche del marchio, è una vera continuatrice della tradizione Alpine, con alte performance adeguate a una nuova tecnologia“.

Quali modelli arriveranno sul mercato?

La prima auto sarà una vettura del segmento C, molto prestazionale e con tre motori elettrici e al Salone di Parigi, in ottobre, contiamo di mostrarvi una vera sorpresa, una concept che racconterà molto del futuro di Alpine “.

A che tipo di cliente è destinata la A290?

Ai giovani che hanno voglia di cambiare il mondo, di renderlo più pulito e sostenibile e a tutti coloro che vogliono sposare un motore a impatto zero al gusto della performance“.

L’autonomia di 380 km può essere un limite per il successo della compatta Alpine?

L’abbiamo pensata come una brillante auto da città e poi le scelte che abbiamo fatto in materia di leggerezza e guidabilità impongono una batteria di dimensioni contenute“.

Perché avete deciso di lanciare la A290 proprio a Le Mans?

Il contesto del Motorsport, che comprende anche la F1, per noi è molto importante. Qui a Le Mans siamo presenti con una Hypercar molto competitiva. Puntiamo a una gara di qualità e questa 24 ore diventerà soprattutto una prova di affidabilità. Credo che il Wec, e Le Mans in particolare, racchiudano in sé la passione vera, l’amore per l’automobile ed il suo mondo; più ancora che la Formula 1. Ecco perché saremo su questo palcoscenico per molti anni ancora “.

In materia di marketing qual + il messaggio che Alpine vuole trasmettere?

Vogliamo essere un marchio che batte una strada specifica, allineato ai segmenti Luxury e Premium ma impegnato in una corsa parallela, che sottolinea le prestazioni e l’esclusività“.

La strategia di vendita passerà da una nuova rete di concessionari?

Entro il 2026 avremo 160 dealer in tutta Europa e nei nostri piani c’è una serie di atelier destinati alla grandi città. Parigi è Barcellona sono i primi della lista e presto potrebbe seguire anche Milano. Funzioneranno come dei club e avranno una struttura a tre piani: uno dedicato ai giochi e ai simulatori di guida, uno alla vendita delle auto e il terzo prevederà un caffè dove socializzare e trascorrere il tempo libero. È un modello ambizioso ma credo possa funzionare. Non ci poniamo obiettivi di vendita predefiniti, non facciamo la corsa ai numeri e per provocazione dico: se nel 2030 vendessimo 100 mila unità, mi riterrei comunque soddisfatto“.

Ultima modifica: 17 Giugno 2024