Il futuro di Alfa Romeo comincerà a delinearsi dopo marzo 2021. Ovvero dopo la nascita di Stellantis, il Gruppo generato dall’unione di FCA e PSA e dei 14 Marchi auto di proprietà delle due aziende.
Se Maserati, nonostante incertezze produttive degli ultimi anni, ha un futuro prossimo delineato dalla elettrificazione e da nuovi modelli, Alfa Romeo è chiamata a un rilancio su tutta la linea.
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Arnaud Leclerc, responsabile del Marchio per l’area EMEA, lo scorso 24 giugno in occasione del 110° anniversario del Biscione, ha lasciato intendere che per ora non c’è nessuna rincorsa.
Nonostante il prolungato stallo sul mercato, saranno rispettati i tempi del piano industriale. Forse solo con un anticipo per il B-SUV, grazie alle future sinergie del mega-gruppo.
Stellantis entrerebbe in gioco proprio in questo scenario. Come ha fatto PSA con Opel. Ma sulla carta con ancora più margine di manovra, perché Alfa Romeo non avrà nessun “doppione” nel futuro Gruppo.
Non rischia di cannibalizzare le vendite di nessun altro Marchio. Carlos Tavares, futuro CEO del colosso, ha giù dichiarato l’intenzione di conservare tutti i brand.
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Alfa, Maserati e forse DS, sono gli unici che possono vantare ambizioni per sfidare il dominio tedesco tra le auto di lusso. Le italiane con un prestigio indubbiamente superiore.
I modelli del futuro prossimo
Per Alfa Romeo oltre a Giulia e Stelvio, attese a un profondo restyling e alla elettrificazione, sono in programma il C-SUV Tonale (anche plug-in ibrido) e il B-SUV Milano (anche full electric).
Il resto, come il ritorno di Giulietta e MiTo o una sportiva in serie ridotta, è ancora in alto mare. Tavares ha saputo risollevare Opel, ora tocca ad Alfa.
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Ultima modifica: 31 Agosto 2020