Alfa Romeo Giulia ibrida, la prima “green” del Biscione potrebbe esordire negli States. La berlina sportiva milanese, la “mamma” di tutte le nuove Alfa, dovrebbe avere evoluzioni di carrozzerie. Da mesi si parla della coupé e praticamente dal lancio del modello nel 2015 anche della Sportwagon. Che spesso torna di moda. Meno risalto hanno le motorizzazioni, che sono apprezzate. I due litri turbo benzina da 280 cavalli, i 2.2 diesel da 136, 150, 180 e 210 cv. E lo stratosferico V6 di 2.9 litri da 510 cavalli made in Ferrari.

Sul mercato americano manca qualcosa. Nell’immediato, anche se Alfa Romeo raggiungerà le 10.000 auto vendute nel 2017. Che sono record storico del Marchio negli USA. Ma sono ancora troppo poche, sia per la grandezza del mercato, sia per gli obiettivi di Marchionne. Che vorrebbe raggiungere il traguardo delle 400.000 unità prodotte e consegnate ogni anno a livello globale.

L’ibrida che manca nella gamma

Il mercato a stelle e strisce è quello che spesso detta trend a livello mondiale. Tecnici e di design. I SUV, ora anche i pick-up, e soprattutto le auto green. Ad Alfa Romeo in particolare, manca un modello del genere. Non parliamo di un modello elettrico, ritenuto prematuro da Marchionne. La portabandiera dovrebbe essere proprio la Giulia. Una Alfa Romeo Giulia hybrid, spinta dal 2.0 benzina da 280 cv abbinato a un motore elettrico. Non ancora una plug-in a quanto pare, per il peso eccessivo delle batterie. La potenza complessiva dovrebbe essere di circa 350 cavalli, utile a dare il giusto brio. E il giusto prestigio. Sarebbe il primo passo, poi ovviamente arriverebbe la Stelvio.

 

Ultima modifica: 23 Novembre 2017