Alcolock in Italia, Federcarrozzieri e Aiped sollevano dubbi su costi e criticità

Il recente decreto del Ministero dei Trasporti riguardante l’Alcolock suscita preoccupazioni tra le associazioni di categoria. Federcarrozzieri, l’organizzazione delle autocarrozzerie italiane, ha esaminato il testo attuativo, evidenziando possibili profili anti-concorrenziali in grado di alterare il mercato e danneggiare gli automobilisti.

Alcolock: i problemi di idoneità del parco circolante

Parallelamente, Aiped, l’Associazione Italiana Periti Estimatori Danni, avverte che alcune criticità del decreto potrebbero generare un elevato numero di contenziosi legali e ricorsi da parte degli utenti della strada.

Un primo punto critico sollevato da Federcarrozzieri riguarda l‘idoneità del parco auto italiano all’installazione dei dispositivi. Come noto, l’età media delle vetture circolanti in Italia è elevata, attestandosi sui 12,8 anni. Inoltre, quasi il 22% delle auto ha più di 19 anni. Esiste quindi un rischio concreto che su molti veicoli datati risulti tecnicamente impossibile montare l’Alcolock.

Alcolock

La parte più controversa del decreto, secondo Federcarrozzieri, è l’articolo 5. Tale disposizione stabilisce che il fabbricante degli Alcolock individua gli installatori autorizzati tra le officine abilitate alle attività di meccatronica. Questa procedura limita il numero di operatori che possono effettuare il montaggio, violando le norme sulla concorrenza. Tale restrizione, riducendo la platea delle officine abilitate, determinerà un’alterazione del mercato con un conseguente aumento dei costi per gli automobilisti.

Davide Galli, presidente di Federcarrozzieri
Davide Galli, presidente di Federcarrozzieri

Alcolock, impatto economico e pratico

Il presidente di Federcarrozzieri, Davide Galli, stima una spesa di circa 2000 euro per l’installazione dell’Alcolock su ogni autovettura. A questo esborso iniziale si aggiungeranno i costi per la taratura periodica prevista dal decreto, la manutenzione e i boccagli monouso. Galli sottolinea inoltre il paradosso per le famiglie che possiedono una sola auto. In caso di montaggio dell’Alcolock, tutti i componenti del nucleo familiare, per poter utilizzare il veicolo, dovranno avere un tasso alcolemico pari a zero.

Anche Aiped manifesta perplessità riguardo ad alcuni aspetti operativi del decreto. L’articolo 7, comma 5, esclude l’installazione e lo smontaggio dell’Alcolock dalle operazioni tecniche soggette a verifica da parte degli uffici della motorizzazione civile. Tuttavia, l’associazione evidenzia la mancanza di chiarezza sulla possibilità di circolazione del veicolo dopo la rimozione del dispositivo senza ulteriori controlli. Questa ambiguità potrebbe portare a problemi di sicurezza o di omologazione e a conseguenze legali in caso di sinistro stradale.

L’articolo 8 impone al conducente l’obbligo di esibire il certificato di taratura con intervallo valido. Non viene specificato, però, chi debba verificare la correttezza della taratura durante i controlli stradali effettuati dalla Polizia Stradale.

Dubbi sui sigilli anti-manomissione

Un’ulteriore criticità riguarda il sigillo previsto dal decreto per prevenire alterazioni o manomissioni successive all’installazione. Tale sigillo deve distruggersi in caso di tentativo di manomissione. Aiped pone l’interrogativo su cosa accada se il sigillo si danneggi accidentalmente o a seguito di un incidente stradale. L’associazione si chiede chi garantisca che un sigillo danneggiato non implichi automaticamente un’accusa di manomissione.

Aiped, Luigi Mercurio

Il presidente di Aiped, Luigi Mercurio, insiste sulla necessità di chiarire tutti questi aspetti. A suo dire, norme poco chiare rischiano di generare contenziosi legali e una “valanga di ricorsi” da parte degli automobilisti coinvolti dal nuovo strumento Alcolock.

Alcolock, i nodi in 10 punti

  • Obbligo Alcolock: per condannati con tasso alcolemico > 0.8 g/l o 1.5 g/l dopo riottenimento patente.
  • Età media parco auto italiano: 12.8 anni.
  • Percentuale auto > 19 anni: circa 22%.
  • Costo stimato installazione Alcolock: circa 2000 euro a vettura.
  • Verifica taratura: non specificato chi la effettua.
  • Sigillo anti-manomissione: previsto dal decreto.
  • Installazione/smontaggio: non soggette a verifica motorizzazione.
  • Articolo 5 decreto: produttori scelgono installatori autorizzati.
  • Articolo 7 c. 5 decreto: incertezza su circolazione post-rimozione.
  • Articolo 8 decreto: obbligo certificato taratura, manca indicazione verifica.

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Ultima modifica: 24 Marzo 2025