di Giuseppe Tassi
La rivoluzione elettrica di Alpine comincia con la A290. Il Ceo italiano del Gruppo Renault, Luca De Meo, la definisce efficacemente “un razzo in bottiglia“.
Un riferimento alle qualità prestazionali della supercompatta Alpine, che sarà anche il primo di sette modelli elettrici del brand francese da sfornare di qui al 2030.
Il ritrovato appeal del marchio stuzzica l’orgoglio di De Meo: “Due anni fa questa era un’azienda morta, adesso è un marchio di fascia alta, dal 2020 ha triplicato le vendite e ha un valore di 700 milioni di euro”.
L’idea vincente ricalca quella adottata con il marchio Cupra, quando il Ceo di Renault lavorava per Seat. Oggi Cupra è brand trainante per appeal e fatturato; un traguardo che anche Alpine mette nel mirino come marchio sportivo di fascia alta.
E la piccola A290 è un ottimo testimonial del nuovo corso. Costruita sulla stessa piattaforma di Renault 5, la AmpR Small, arriverà sul mercato a fine anno al prezzo di 38mila euro.
A290, elettrica ma Alpine fino al midollo
Con 220 cv sotto il cofano e una velocità auto-limitata di 180 km/h, A290 si segnala soprattutto per lo scatto felino (da 0 a 100 orari in 6,4 secondi) e per il feeling di guida da grintosa auto da rally. L’autonomia elettrica è di 380 km: non male per un’auto ad alte prestazioni.
A290 è una vera “hot hatch” nella definizione dei tecnici Alpine con 3,89 metri di lunghezza, il peso limitato a 1000 kg, molte parti del telaio in alluminio, sospensioni rigide e sterzo millimetrico.
Tutto per produrre i brividi corsaioli che sono di casa a Le Mans, dove la supercompatta fa il suo debutto davanti a una platea di giornalisti da tutto il mondo.
La fusione a caldo tra comfort e sportività elettrica sembra ben riuscito e ad arricchire le piacevoli sensazioni di guida c’è l’Alpine Drive Sound, che restituisce amplificato il vero suono del motore elettrico con impennate ad ogni accelerazione o cambio di velocità .
Derivata da A110, per riprodurne fedelmente il DNA Alpine, l’ultima nata esprime in forma compatta sportività e modernità .
La firma luminosa doppia è modulata su una ‘X’ che ricalca i fari da rally, l’assetto è potente, i passaruota bombati, mentre le fiancate lievemente scolpite offrono al posteriore la tipica forma a pera, che ancora tenacemente l’auto al fondo stradale.
Il volante, tagliato e multifunzione, e il classico cockpit Alpine disegnano una plancia molto sobria con comandi intuitivi.
Chi vuole mettere pepe o produrre partenze-lampo, deve semplicemente pigiare il tastino rosso dell’Instant Boost, posto sul volante per ottenere una spinta aggiuntiva ai 220 cv del motore elettrico.
Il facile accesso a Google e ai dati di telemetria dell’auto completano il quadro di una dotazione elettronica sempre funzionale al piacere di guida. E per chi ama l’alta fedeltà , ecco i nove diffusori griffati dal marchio Devialet, una vera eccellenza francese.
Proprio come la nuova Alpine, che va all’assalto del mercato.
Ultima modifica: 19 Giugno 2024