Genesis G70, la entry level coreana lancia la sfida alla Serie 3 Bmw. Al Salone di New York si svela la berlina con specifiche americane per il debutto sul mercato Usa. Stile accattivante, tecnologia avanzata, prestazioni, finiture lussuose. Genesis G70 non vuole passare inosservata, da versione d’ingresso al di sotto di G80, G80 Sport e G90.
“La G70 si basa sull’esperienza di guida“, dice il boss Manfred Fitzgerald. La berlina è stata testata in tutte le condizioni più estreme. Dal caldo della Death Valley, al freddo della Svezia, fino alla prova del nove sul circuito del Nurburgring. La ricerca delle migliori dinamiche di guida e della massima affidabilità è stata molto accurata.
Due i motori con la quale G70 si presenta negli Stati Uniti. Si parte dal quattro cilindri turbo da 2.0 litri e 252 cavalli, poi c’è spazio per il V6 biturbo da 3.3 litri e 365 cavalli. La trazione posteriore è di serie, quella integrale è opzionale. La trasmissione è automatica a otto marce con paddle al volante. Con la versione 2.0 Turbo a trazione posteriore c’è la possibilità di scegliere il manuale a sei marce.
La G70 si riconosce per il lungo cofano motore, la distintiva griglia anteriore Genesis. L’alta linea di cintura e la linea del tetto dinamica rendono il profilo decisamente filante. All’interno grande attenzione ai dettagli, con superfici spazzolate in alluminio, sedili in pelle Nappa, griglie degli altoparlanti in acciaio inossidabile. Gli equipaggiamenti di sicurezza e i sistemi di assistenza alla guida non mancano. Dagli allarmi di collisione frontale con rilevamento pedoni, a quelli di collisione nei punti ciechi. Dall’assistenza per il mantenimento della carreggiata a quelli sull’attenzione del guidatore.
Ultima modifica: 29 Marzo 2018