Patente: non a norma per l’Italia, lo dichiara l’UE

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La patente di guida italiana non è a norma. A dichiararlo è l’Unione Europea: l’Italia rischia una multa salata. Ecco cosa potrebbe accadere.

L’Unione Europea torna ad alzare la voce in Italia. Questa volta il problema riguarderebbe la patente di guida. Secondo quanto ha recentemente dichiarato la Comunità Europea, la patente di guida rilasciata dal nostro Paese non sarebbe a norma. Per meglio dire la patente italiana non è affatto a norma. Il Paese dovrà quindi adeguarsi alle disposizioni stabilite dalla Comunità Europea, per non incorrere in sanzioni e guai.

L’Italia non è l’unico paese ad avere dei problemi con l’adeguamento alle disposizioni europee in materia di patenti di guida. Anche in altri paesi della Comunità Europea sono stati sollevati problemi riguardo le licenze di guida non a norma. Dovranno infatti adeguarsi alle disposizioni europee in materia di patenti di guida:

Quest’ultima è reduce da una lunga trattativa per la formazione del nuovo governo di coalizione, il quale nell’immediato futuro dovrà affrontare, tra le altre vicende, quella delicata relativa ai dazi voluti dal Presidente statunitense Donald Trump. Presumibilmente, dunque, visti gli importanti impegni del governo tedesco, la questione dell’adeguamento delle patenti in Germania dovrà aspettare.

L’Italia, insieme alle altre nazioni che hanno ricevuto la comunicazione da parte di Bruxelles, ha due mesi di tempo per procedere all’adeguamento richiesto dal documento della Comunità Europea. Se il Paese non dovesse rispondere in modo adeguato alle richieste di Bruxelles nei tempi previsti, potrebbe essere deferito alla Corte di Giustizia. In sostanza l’Italia sarà costretta a pagare una multa molto salata.

Il mancato adeguamento delle patenti italiane alle disposizioni europee riguarda nello specifico alcune precise questioni: sulla patente italiana non sono specificate in modo uniforme, come dovrebbe essere per tutte le patenti degli stati comunitari, le eventuali limitazioni alla guida e una serie di altre indicazioni supplementari.

La procedura di infrazione da parte di Bruxelles è molto veloce. Bisogna dunque che l’Italia corra velocemente ai ripari, per evitare di essere deferita alla Corte di Giustizia. La risposta alle richieste di adeguamento avanzate da Bruxelles dovranno arrivare non più tardi di due mesi, per evitare che il Paese sia costretto a pagare una multa molto salata alla Comunità Europea. Anche gli altri Paesi europei interessati dalla procedura di Bruxelles, dovranno adeguarsi in tempi brevi per evitare il deferimento.

Ultima modifica: 21 Maggio 2018