Quando si viaggia con i bambini la parola d’ordine è sicurezza: i sistemi di ritenuta sono infatti obbligatori fino ai 150 cm di altezza, mentre quelli anti-abbandono lo sono fino ai quattro anni. Indipendentemente dalla velocità a cui si guida e dalla lunghezza del percorso, i piccoli devono sempre viaggiare sul seggiolino. Benché qualunque modello sia preferibile a far viaggiare il bambino solo con le cinture, i prodotti non sono tutti uguali ed è importante montarli correttamente e sostituirli al momento giusto, cioè quando il bambino è davvero grande abbastanza per passare al seggiolino successivo.
L’anatomia del seggiolino cambia e cresce insieme al bambino, che a seconda di peso e altezza ha bisogno di un tipo di protezione differente. Per questo automobile.it, sito di annunci di auto usate, nuove, Km 0 e a noleggio, ha selezionato regole e consigli da tenere in considerazione in fase d’acquisto.
A ogni età il suo modello
A seconda del tipo di omologazione, i seggiolini auto si suddividono in base al peso del bambino, le tipologie principali sono 4:
• Gruppo 0 e 0+ (0-13 kg)
• Gruppo 1 (9-18 kg)
• Gruppo 2 (15-25 kg)
• Gruppo 3 (15-36 kg)
Esistono seggiolini di categorie che si sovrappongono in parte le une alle altre. Ecco un elenco più completo con una forbice di prezzi:
• I-size (fino a 105 cm): 85 – 600 euro
• Gruppo 0 (0-10 kg): 140 – 200 euro
• Gruppo 0+ (0-13 kg): 79-400 euro
• Gruppo 0+1 (0-18 kg): 50-500 euro
• Gruppo 1 (9-18 kg): 100-500 euro
• Gruppo 2/3 (15-36 kg): 50-300 euro
• Gruppo 1/2/3 (9-36 kg): 70-400 euro
• Gruppo 3 (22-36 kg): 20-80 euro
Proprio perché esistono seggiolini che coprono fasce di peso più ampie, per far viaggiare il bambino in sicurezza nel corso della sua vita ne possono bastare anche soltanto due.
I seggiolini per neonati si posizionano contrari al senso di marcia, la posizione più sicura per la protezione della testa in caso di incidente. In generale, è meglio abbandonare più tardi possibile questa modalità di viaggio anche quando il bambino comincia a crescere, esistono in commercio alcuni seggiolini che consentono di mantenere questa posizione fino ai 15 mesi e, con alcuni, I-size si arriva fino ai quattro anni.
È bene non aver fretta di passare al seggiolino successivo e aspettare che il bimbo abbia davvero raggiunto peso e altezza idonei al cambiamento. Questo vale a maggior ragione per il passaggio dal seggiolino al booster.
Il sistema Isofix
I seggiolini dotati di agganci Isofix garantiscono maggior stabilità e una protezione migliore in caso di urto sia frontale sia laterale. Si aggancia il seggiolino alla scocca del veicolo con dei ganci, il che semplifica l’installazione rispetto all’uso delle cinture dell’auto e aumenta la stabilità, soprattutto se sono presenti tre punti di aggancio. La cinghia Top Tether, presente sul seggiolino, si aggancia al punto di ancoraggio che si trova nel portabagagli o sul soffitto dell’auto. Se il terzo punto di ancoraggio non c’è, vi sono seggiolini dotati di Leg support, una staffa che parte dal seggiolino e viene fissata tra il sedile posteriore e quello anteriore. Non tutte le auto sono adatte a questo sistema di montaggio, occorre infatti che abbiano gli appositi agganci.
Usalo così
Una volta agganciato il seggiolino alla struttura dell’auto, il bambino deve essere assicurato con le apposite cinture di sicurezza del seggiolino o dell’auto, passaggio necessario per garantire l’efficacia del sistema di ritenuta.
Il punto più sicuro dove posizionare il seggiolino è il sedile posteriore centrale, ma non in tutte le auto è possibile utilizzarlo: dipende dall’ampiezza del sedile, dalla lunghezza delle cinture e dalla presenza di agganci Isofix. Se il posto centrale non è disponibile, il secondo posto migliore è il posteriore a destra, dietro al passeggero: aprendo la portiera dal lato del marciapiede sarà più comodo posizionare il bambino. Il posto peggiore è invece il sedile anteriore, dove il bambino è più esposto agli urti frontali.
Ultima modifica: 24 Febbraio 2022