Tergicristalli: quello che c’è da sapere

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Tra i tanti accessori che spesso vengono considerati di poco conto ci sono i tergicristalli. Per comprenderne l’efficacia e l’importanza basterebbe, in giornate piovose per esempio, non poterli attivare. Immaginate come sarebbe difficoltosa la nostra guida. Come sarebbe davvero difficile poter vedere bene la strada e quindi i suoi pericoli. Aggiungiamoci poi che di tergicristalli se ne vedono di tutte le forme e di tutte le misure. E’ in effetti un accessorio che molto spesso è costruito a misura per la macchina su cui è montato. Se l’auto ha il parabrezza ampio per esempio è normale quindi avere dei tergicristalli più grandi. Nel tempo inoltre si è vagliata la possibilità di montarne uno o due. Oggi invece è abbastanza consueto avere auto di tutte le grandezze con due tergicristalli.

Come scegliere i tergicristalli

Va subito specificato che questi accessori, da quando sono comparsi, hanno seguito l’evoluzione delle autovetture. Il loro sviluppo è stato quindi sempre parallelo a quello dei veicoli su cui poi venivano montati. Ecco perché guardando soprattutto alle auto d’epoca è facile riscontrare tante tipologie di tergicristalli. Questo parallelismo tra auto e accessorio determina anche i tempi. Le varie case costruttrici di tergicristalli su indicazione delle aziende automobilistiche preparano l’accessorio adeguato alla vettura. Ciò avviene con molto anticipo rispetto alla realizzazione dell’auto in sé.

Tuttavia scegliere i tergicristalli adatti significa tenere in considerazione diversi parametri. Si tratterà di individuare per esempio quelli che hanno una certa velocità di azionamento. Oppure ancora quelli con spazzole più o meno spesse. I tergicristalli, rientrando infatti nei cosiddetti dispositivi di sicurezza, devono sintetizzare tutti parametri possibili che garantiscano una guida di qualità. Scegliere quest’accessorio significa quindi fare riferimento a possibile durata, a velocità di azionamento, a lunghezza del braccio e persino a profondità della spazzola. Se si dovesse verificare un qualsivoglia malfunzionamento o un’inefficienza il rischio è quello di perdere in qualità.

Prezzi

Prima ancora di parlare di prezzi per quest’accessorio che abbiamo scoperto essere molto importante, bisogna specificare cosa si va a comprare. A volte infatti non è necessario sostituire il tergicristallo in toto, ma semplicemente cambiare il gommino o la spazzola. Chiaramente nell’uno piuttosto che nell’altro caso i costi sono tanto diversi. E’ diventato tuttavia abbastanza difficile rispetto al passato trovare il gommino, ma quando si ha la fortuna di recuperarlo i costi sono limitati a pochi euro. Spesso si trovano gommini standard che bisogna adeguare alle spazzole montate sulla propria auto, ma il risparmio in questi casi è tanto e la qualità rimane indiscutibile.

Quando invece il tergicristallo si deve cambiare completamente allora i costi sono diversi. Intanto molto dipende dalla marca, ma anche dalla modalità di acquisto. Come ormai per ogni categoria di prodotti anche per quest’accessorio infatti si può pensare all’acquisto on line che sicuramente permetterà di risparmiare sui costi. Viceversa, se invece si sceglie di rivolgersi ad un negozio di ricambio, il prezzo può lievitare, ma in questo caso il vantaggio consisterà nella possibilità di montare, senza possibilità di errore, il giusto pezzo.

Come si montano

Anche in questo caso è fondamentale capire cosa dobbiamo montare. Se come già detto in precedenza si deve semplicemente cambiare il gommino la procedura è abbastanza semplice. Basterà infatti sfilare il gommino vecchio, cercando di non fare troppa pressione sulla spazzola, per poi infilare quello nuovo. Va tuttavia fatta attenzione affinché la gomma aderisca bene alla spazzola e scorra per tutta la filettatura. Se ciò non avvenisse la spazzola rischierebbe di lasciare segni sul parabrezza.

Quando invece il tergicristallo va cambiato totalmente allora necessita un poco di attenzione in più. Chiaro che queste operazioni, nell’uno e nell’altro caso, se fatte in autonomia permettono un risparmio, ma nello stesso tempo implicano una maggiore pratica. Chi quindi non volesse correre rischi allora può tranquillamente ricorrere alla manodopera specifica. Per cambiare il tergicristallo come prima cosa bisognerà sganciarlo dai perni che lo fissano. Anche in questo caso, massima attenzione per non correre il rischio di tirarsi pure i perni. Una volta sganciati i vecchi, i nuovi tergicristalli vanno a loro volta agganciati con un meccanismo a molla.

Come si puliscono

Primo accorgimento utile per una buona manutenzione è quello di non pulirli sotto il sole. Altra indicazione importante riguarda il quando il nostro tergicristallo necessita di pulitura. Di solito ci si rende conto di ciò quando questi accessori stridono. Il semplice rumore diventa quindi indicativo dell’intervento da fare. Per procedere basterà avere a portata di mano dei panni puliti, un po’ di aceto o un prodotto per i cristalli. Alzate a questo punto le spazzole così da poter procedere alla pulizia con comodità. Imbevete il panno con l’aceto o con il prodotto specifico e passatelo così sulla gomma cercando di eliminare la sporcizia che vi si deposita. Fare quest’operazione più volte in modo da avere spazzole pulite e poterne sfruttare la ritrovata efficienza. I tergicristalli vanno poi lavati con acqua e asciugati. Accorgimento utile è passare sulla gomma della vaselina così da favorire lo scivolamento.

Come si accendono

Più che accensione dei tergicristalli si dovrebbe parlare di velocità di azionamento. Generalmente infatti si azionano con delle manopole posizionate vicine al volante in modo da averle subito pronte. E’ invece importante capire il senso di rotazione delle manopole per azionare la velocità giusta nel momento giusto. Passare da una rotazione ad un’altra è importante soprattutto durante la guida.

Quando cambiarli

Bisogna fare molta attenzione all’usura dei tergicristalli così da evitare qualsiasi problema. Un indicatore di sicuro affidamento è lo stridere delle spazzole. In questi casi, come già detto, va valutata o la completa sostituzione e la parziale manutenzione del gommino. Altro indicatore utile può essere una cattiva pulizia del parabrezza così come le strisce che vengono lasciate in caso di usura. Sono tutti questi elementi indicativi, ma non solo. Vi possono sempre essere guasti meccanici e altro. Va quindi prestata molta attenzione per evitare qualsiasi problema che potrebbe rendere la guida meno sicura. Abituarsi a sentire lo stridore, a monitorare lo scivolamento sul parabrezza e ad osservare eventuali sporcizie lasciate.

Ultima modifica: 16 Maggio 2017