Ultimamente al centro dell’attenzione, in base a quanto stabilito con il “decreto sicurezza”, vi sono importanti novità per l’utilizzo di una targa estera per persone residenti in Italia. In particolare se si risiede in Italia da più di 60 giorni non si può circolare con un mezzo immatricolato all’estero, salvo situazioni particolari come leasing o noleggio. Ma quali sono le differenze tra una targa estera e una italiana, cosa invece le accomuna? Scopriamolo assieme!
Targhe nell’Unione Europea
Le targhe degli Stati appartenenti all’Unione europea presentano lo stesso formato. In particolare tutte quante hanno una banda blu sulla sinistra della targa, che rappresenta la bandiera europea con le dodici stelle dorate e la sigla automobilistica internazionale dello Stato in cui avviene l’immatricolazione. I caratteri sono di colore nero e non ve ne possono essere più di sette. Per quanto riguarda lo sfondo, può essere sia bianco che giallo. In particolare, lo sfondo giallo è utilizzato nel Lussemburgo e nei Paesi Bassi.
Nel Regno Unito, invece, lo sfondo è giallo per le targhe posteriori, bianche per quelle posizionate in avanti. Il Belgio, inoltre, si differenzia da tutte le altre per presentare dei caratteri rossi su fondo bianco.
Ad ognuno la sua targa
Nonostante i vari sforzi, molte targhe si assomigliano fra loro e questo può portare ad avere problemi in caso ad esempio di foto effettuate con telecamere o autovelox. Proprio per questo motivo ogni Stato cerca di rendere le proprie targhe automobilistiche uniche. Ad esempio se vedete una targa estera che combina tre lettere e tre numeri, potreste trovarvi di fronte ad un mezzo immatricolato in Finlandia, Malta, Lituania e Svezia. La Danimarca presenta targhe con due lettere, cinque numeri e un contorno rosso. In Francia, invece, a partire dal 2009 si utilizza un sistema simile a quello applicato in Italia dal 1994, ovvero due lettere, tre numeri e due lettere. A differenziare i due modi di presentare la targa è l’assenza in Francia del numero 000 e il differente uso di alcune lettere.
Se vi trovate di fronte ad una targa estera e volete sapere a quale Paese appartenga, allora vi interesserà sapere che la maggior parte dei Paesi, come Germania, Romania e Irlanda, utilizzano numeri che permettono di collegare direttamente la targa all’ente locale in cui il mezzo viene registrato. Ad esempio in Germania viene utilizzata la lettera “B” per indicare Berlino ed “M” per indicare Monaco di Baviera.
In Italia, così come in altri Paesi, come ad esempio Francia, Portogallo e Spagna, non si fa riferimento alla città di registrazione, ma viene utilizzato un sistema di tipo nazionale. In particolare la targa italiana di alcune province autonome presentano la sigla della provincia con affianco lo stemma. A questo punto abbiamo visto assieme alcune delle principali differenze tra una targa italiana e una targa estera. Come avrete potuto notare, le targhe sono in realtà alcune molto simili tra loro, ma con le novità in merito alla circolazione di auto immatricolate all’estero in Italia, sicuramente vi sarà un occhio in più di riguardo.
Ultima modifica: 11 Gennaio 2019