Tutti conosciamo il significato dei tre colori del semaforo. Verde vuol dire via libera; giallo vuol dire fai attenzione, rallenta e fermati se puoi farlo in sicurezza prima della striscia di arresto, oppure libera l’incrocio il prima possibile se non fai più in tempo; rosso, infine, vuol dire fermati subito.
È chiaro che non arrestare la macchina in quest’ultima ipotesi costituisce una violazione punibile a norma del codice.
Ora, violare il semaforo rosso implica due tipi di punizione. Una riguarda il portafoglio e cioè consiste in quella che comunemente si chiama multa, ovvero un somma di denaro che siamo obbligati a corrispondere all’amministrazione che ci ha sanzionato (tipicamente il Comune). L’altra comporta invece una decurtazione della nostra dotazione di punti sulla patente.
Multe semaforo rosso
Oggigiorno la multa per aver bruciato il semaforo rosso non viene più elevata da personale umano, per così dire, ma attraverso un apparato elettromeccanico, il cosiddetto photored, che si basa essenzialmente su delle telecamere collocate nella zona dell’incrocio presidiata dai semafori.
Attraverso le riprese fatte con le telecamere (poi visionate e accertate al comando della polizia municipale), il sistema è in grado di raccogliere una gran messe di informazioni, a cominciare naturalmente dal numero di targa dei veicoli che trasgrediscono. Le telecamere si mettono in moto in automatico quando scatta il giallo.
Ne deriva per conseguenza che se si passa col semaforo, il rischio di multa è molto alto.
Qui di seguito spieghiamo più nel dettaglio che cosa succede se passate col semaforo rosso.
Multa e punti patente
Per quanto riguarda il discorso della perdita dei punti sulla patente per violazione del semaforo rosso, bisogna separare i guidatori più esperti da quelli che invece si sono guadagnati da poco il permesso di guida.
Il punto è che se a bruciare il rosso sono dei neopatentati, questi vengono colpiti più pesantemente: il che, evidentemente, è stato pensato dal legislatore a fini pedagogici: nel senso di stroncare sul nascere bruttissime abitudini di guida.
Più in concreto, quel che accade è che i guidatori di più lungo corso perdono sei punti e ricevono una multa in denaro come sanzione aggiuntiva, mentre i neopatentati perdono dodici punti, più, ovviamente, la sanzione in denaro.
Un elemento discriminante è dunque l’anzianità di patente, ma conta anche l’orario nel quale è avvenuta l’infrazione.
Se essa è stata perpetrata tra le sette e le ventidue, la somma da pagare ammonta a 163 euro. Se invece è stata commessa tra le ventidue e le sette (insomma: di notte) l’obolo da corrispondere forzosamente sale a duecento euro.
Ultima modifica: 3 Gennaio 2019