Lo sciopero dei benzinai, al momento, è confermato. Gli automobilisti dovranno segnarsi sul calendario i giorni 25 e 26 gennaio, giornate in cui i benzinai incroceranno le braccia in protesta contro le misure adottate dal Governo in seguito al caro carburante. Ancora una volta, la crisi energetica sta mettendo in seria difficoltà l’economia. Scopriamo più nel dettaglio le motivazioni che hanno portato a questo sciopero.
Lo sciopero dei benzinai
Lo sciopero dei benzinai è rivolto al Governo, il quale, ancora una volta, sembra avere introdotto delle misure a sfavore delle stazioni di rifornimento. Si tratta di uno sciopero che inizialmente era stato congelato. A riaccendere il malcontento è stato il Decreto Trasparenza dal Ministero.
Si tratta di una nuova norma che obbliga i benzinai a esporre un cartello con i prezzi medi del carburante. Questi ultimi, inizialmente, dovevano essere aggiornati su base giornaliera. Successivamente, è stato deciso di farlo fare su base settimanale. La decisione è stata presa in gran parte per ridurre la speculazione sulla benzina, garantendo ai cittadini un prezzo accessibile, nonostante la riduzione degli sconti sulle accise.
Questa misura ha profondamente deluso i sindacati, i quali hanno deciso di proclamare lo sciopero dei benzinai. Secondo quanto confermato, al momento, lo sciopero dei benzinai durerà 48 ore, dalle ore 19:00 del 24 gennaio fino alle ore 19:00 del 26 gennaio. Nonostante le organizzazioni dichiarino che saranno garantiti i servizi minimi essenziali, durante lo sciopero si prevede una chiusura completa degli impianti, compresi i distributori self-service.
Il parere dei benzinai
Nonostante il Governo abbia alleggerito il Decreto, i benzinai continuano a non essere per niente soddisfatti. Inizialmente, si prevedeva una chiusura di 90 giorni e sanzioni che raggiungevano i 6 mila euro per i benzinai che non esponevano i cartelli con i prezzi aggiornati per 3 volte consecutive in 60 giorni. Dopo una serie di incontri, è stato deciso di ridurre i giorni di chiusura a 30 e le sanzioni da 200 fino a un massimo di 800 euro dopo 4 omissioni in 2 mesi.
In un settore che basa il proprio lavoro sulla trasparenza, secondo i benzinai, l’introduzione del “Decreto Trasparenza” è inutile e crea ulteriore confusione, oltre che rappresentare uno strumento utilizzato per ingannare gli automobilisti e scaricare le responsabilità sui benzinai. Le date dello sciopero dei benzinai sono al momento confermate per il 25 e il 26 gennaio, tuttavia, ulteriori modifiche potrebbero arrivare in seguito a successivi incontri tra sindacati e Governo. È consigliabile quindi tenersi aggiornati sugli sviluppi della questione.
Ultima modifica: 20 Gennaio 2023