Rodaggio della macchina: cos’è e a cosa serve

Essere in rodaggio, effettuare il rodaggio, attendere il rodaggio: quante volte abbiamo utilizzato una di queste espressioni per dire, con una metafora, che ci troviamo in una fase ancora embrionale o preparatoria a un’attività più intensa. La metafora è attinta chiaramente dalla terminologia motoristica.

Il rodaggio è quel periodo minimo di utilizzo di un veicolo a motore nuovo di fabbrica, al di sotto dei suoi standard pieni di performance. Solo un accorgimento che però viene raccomandato da tutti i produttori e da sempre. L’evoluzione della tecnologia ha ridotto le possibili conseguenze ma non ha cancellato l’opportunità di rispettare tale periodo minimo di salvaguardia. Vediamo dunque nel dettaglio a cosa serve il rodaggio della macchina e come si effettua.

Mai spingere l’auto al limite per i primi chilometri

Avete acquistato una macchina nuova di zecca e non vedete l’ora di metterla alla prova su strada con tutti i suoi cavalli. Un istinto naturale ma è consigliabile avere le briglie tirate ancora un po’. Un’auto nuova ha una componentistica perfetta che però non è stata sollecitata nelle diverse dinamiche di utilizzo quotidiano. Il banco prova è un test importante ma non potrà mai sostituirsi alla strada. Il rodaggio è per l’appunto l’anello di congiunzione tra la fabbrica e la quotidianità. Basta un breve periodo per mettere il veicolo nelle condizioni ottimali di esercizio.

In genere si usa indicare un periodo di salvaguardia equivalente a 1.000 chilometri dall’acquisto (nuovo). Nel caso dei motori diesel, si tende a considerare tale limite insufficiente e a consigliare una fascia di tutela di almeno 3.000 chilometri. Tale fase serve a far sì che le componenti meccaniche e gli accessori del veicolo abbiano modo di assestarsi e di allinearsi. Non a caso ci sono mezzi vecchissimi che, non si sa come, riescono ancora a marciare: l’affiatamento e la consuetudine hanno un valore anche per le auto.

Effettuare il rodaggio della macchina richiede semplicemente tanto buon senso. Prima regola da rispettare è non tirare troppo le marce, soprattutto quelle basse, per evitare che il propulsore nuovo sia sollecitato eccessivamente. Il contatore non dovrà superare mai i 3.000 giri al minuto in fase di accelerazione. Ma va evitato anche l’utilizzo di marce alte a basso numero di giri, perché questo potrebbe comportare un ingolfamento del motore. Spesso si sente domandare se il rodaggio serva anche per i motori più moderni. La risposta è affermativa: partire con un minimo di cautela è sempre saggio.

Ultima modifica: 18 Giugno 2021