I benefici economici che derivano dall’acquisto di un veicolo elettrico sono uno dei trend topic del momento. I veicoli elettrici, diciamo la verità, sono anche un tema di moda, oltre che una reale opzione per contenere le enormi emissioni inquinanti in atmosfera. Ma anche al netto di qualche eccesso comunicativo, le auto elettriche rappresentano oggettivamente una scelta che garantisce significative ricadute virtuose, sia sul piano ambientale che sul versante economico.

Veicolo elettrico: vantaggi economici

Quali sono i benefici economici di un veicolo elettrico? Va detto, ma è noto ai più, che i prezzi di listino sono ancora poco friendly. Ma è un peccato che possiamo considerare veniale, se lo leggiamo nell’ottica del medio-lungo periodo.

Alla lunga, infatti, spostarsi con un veicolo elettrico assicura corposi vantaggi anche sul piano economico. Il primo evidente motivo risiede nel ridottissimo costo di approvvigionamento del “carburante”: un pieno di energia elettrica costa solo pochi euro, a differenza della fortuna che dobbiamo spendere per riempire il serbatoio di benzina o diesel.

Ma non è tutto. È prevista un’esenzione del bollo sui veicoli elettrici, almeno quinquennale. Alcune Regioni, cui compete l’amministrazione della tassa di possesso, hanno allungato il periodo. E anche la polizza assicurativa può costare meno, con un risparmio che è stato stimato tra il 20 e il 70 per cento.

Incentivi statali

Per intercettare il vasto consenso dell’opinione pubblica nei confronti delle politiche di contenimento delle emissioni inquinanti, anche lo Stato italiano, come molti Paesi d’Europa e del mondo, ha avviato una robusta politica di incentivazione all’acquisto di veicoli a basse emissioni di anidride carbonica. Un processo scattato in particolare dal 2019 e giunto a uno dei suoi massimi picchi nell’estate del 2020 con il varo di un extrabonus in aggiunta all’originario ecobonus.

Attualmente, gli incentivi per l’acquisto di un veicolo elettrico vanno da un minimo di 6.000 euro (di base, senza rottamazione) a un massimo di 10.000 euro se si ha una vecchia auto da demolire. Bisogna considerare in proposito che c’è un tetto di prezzo per potere accedere allo sgravio.

Non tutte le tipologie di veicolo elettrico hanno diritto agli incentivi, riservati soltanto a quelle con un prezzo di listino ufficiale del costruttore (compresi eventuali accessori, ma escluse Iva, Ipt e messa su strada) inferiore a 50mila euro.

Per ottenere il bonus massimo, la vettura da rottamare deve essere omologata secondo le direttive europee più datate (Euro 0, 1, 2, 3, 4) e targata prima del 1 gennaio 2011. Infine, come per le precedenti rottamazioni, la vettura da demolire dev’essere intestata da almeno 12 mesi all’acquirente o a uno dei familiari conviventi, risultanti dallo stato di famiglia.

Ultima modifica: 16 Dicembre 2021