Quad, mezzo di trasporto alternativo e, in taluni casi, anche divertente. Ma come si guida? E soprattutto chi lo può guidare? Scopriamolo insieme
Il quad, chiamato anche ‘All Terrain Vehicle‘ (ATV), non è, come pensa la maggior parte della gente, una moto a quattro ruote, bensì un mezzo a motore a parte che ha cominciato ad andare di moda all’inizio del nuovo millennio, ovvero quando ha ottenuto l’omologazione stradale, nonostante, come si ricorderà , andasse già di moda, più per divertimento che per altri utilizzi, negli anni precedenti.
Quad, marche e categorie
Sono due le principali categorie entro le quali i quad possono essere suddivisi: ci sono quelli ad uso sportivo, esteticamente ‘aggressivi’, con due o quattro ruote motrici, generalmente impiegati nelle competizioni ufficiali, e quelli, al contrario, definiti ‘utility‘, poiché, per esempio, possono svolgere la funzione di mezzo da lavoro, come in agricoltura per spostarsi su terreni non propriamente comodi.
Come è classificato un quad? Chi può guidarlo?
Secondo le normative previste dal vigente Codice della Strada, questo mezzo è classificato come un quadriciclo per il trasporto persone. Fa la differenza la cilindrata: uguale o superiore ai 50 cavalli, rientra nella sottocategoria dei motoveicoli; inferiore ai 50 cavalli, viene invece considerato come un quadriciclo leggero. Per guidarlo bisogna aver compiuto i 14 anni d’età ed essere in possesso del patentino qualora si voglia accedere ad uno dalla cilindrata di 50 cavalli o inferiore; per mezzi, al contrario, di cilindrata superiore ed in possesso di targa, serve la patente B come un’automobile. Oltretutto, per guidarlo è obbligatorio indossare un casco omologato, doveroso sottoporlo a revisione come da C.d.S. e, importante, è consentito portare passeggeri soltanto nel caso in cui tale eventualità sia stata contemplata dal libretto di circolazione. Il mezzo è vietato in autostrada e nelle tangenziali.
Come si guida un quad
Per poter governare in pieno un quad bisogna seguire i principi di una moto, ovvero bisogna utilizzare il proprio corpo per ‘bilanciarsi’ in curva o nei terreni scoscesi e/o accidentati. Nella parte posteriore del mezzo, infatti, c’è un differenziale che determina uno scivolamento parziale quando si affronta una curva … con derapate consequenziali! I primi motori dei quad erano di derivazione motociclistica, mentre, ai nostri tempi, vanno per la maggiore i mono-marcia: sono dotati di una leva che imposta i rapporti necessari per superare gli ostacoli e, pertanto, facilita la guida. Ci sono, però, anche quad con le marce, che funzionano realmente come una moto: chi già ne possiede una, si troverà perfettamente in sella ad un quad.
Ultima modifica: 29 Giugno 2017