OMP, l’azienda che fabbrica caschi e tute dei piloti F1

3395 0
3395 0

La F1 non è solo grandi velocità, sorpassi da cardiopalma, monoposto di ultima generazione e piloti dai nervi ben saldi. La F1 è anche sicurezza. Una sicurezza data non solo dai sistemi inseriti nelle monoposto ma anche nell’abbigliamento dei piloti. Le tute, i caschi e i guanti sono elementi importanti per la sicurezza dei piloti di F1 in caso di gravi incidenti. Uno dei nemici principali delle vetture e dei piloti è il fuoco. La storia della F1 ha molti racconti drammatici d’incidenti in cui sono rimasti coinvolti diversi piloti, molti dei quali hanno rischiato di perdere la vita. Adesso però la tecnologia ha creato tute più protettive, ideate e progettate dalla OMP, l’azienda italiana leader del settore.

La nascita della OMP

L’azienda italiana OMP (Officine Meccaniche Percivale) fu fondata nel 1973 dai tre fratelli genovesi Claudio, Roberto e Piergiorgio Percivale. Entrambi i fondatori erano appassionati di gare e di motori e Roberto, il pilota della famiglia, prese parte a diverse competizioni amatoriale. E il loro primo progetto fu la realizzazione di un rollbar – una gabbia protettiva – per la loro Fiat 500. Un’idea che ricevette un’ottima accoglienza dagli altri piloti in gara che lo chiesero per le loro auto.

L’ingresso nella F1

Ai primi anni ’80, l’OMP produceva esclusivamente prodotti destinati al mercato delle auto da corsa – soprattutto da rally – iniziando anche la produzione di abbigliamento specifico per i piloti, espandendosi anche nella F1. Il primo pilota sponsorizzato dalla OMP fu Mauro Baldi. Nel 1986 otterrà la prima omologazione FIA per la loro tuta ignifuga. Tre anni dopo al Gran Premio di San Marino l’incidente della svolta. Gerhard Berger, pilota della Ferrari esce indenne dalla sua monoposto in fiamme, e grazie alla tuta e ai guanti ‘OMP’ subirà delle ustioni leggere. Uno spot mondiale per l’azienda genovese.

Gli anni dell’espansione

Alla scomparsa di Piergiorgio Percivali nel 2003, gli eredi decidono di cedere le proprie quote societarie alla società Saye dei fratelli Delprato. Una svolta per l’intero marchio l’acquisto della società Bell – settore caschi automobilistici – e della startup italiana ZeroNoise per i video e la comunicazione da cui nascerà il “Driver’s Eye” (l’occhio del pilota). Si tratta di una microtelecamera sistemata sul casco (diametro di soli 8 millimetri) che permette di vedere la gara dalla prospettiva del pilota. Sperimentata in F1 nel 2021 in Belgio da Fernando Alfonso mentre oggi sono presenti nel 60% dei caschi e sarà obbligatorio nel 2023.

Ultima modifica: 18 Agosto 2022