Motorino di avviamento rotto: sintomi e cause

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Il motorino di avviamento accende il motore e fa partire l’auto. Il suo non funzionamento può dipendere da diverse cause, ognuna con il relativo sintomo.

Può capitare che inserendo la chiave nella serratura di accensione dell’auto, questa non risponda al comando o si verifichino delle situazioni in cui l’ascolto di alcuni rumori conduca a risalire alla causa. Spesso il malfunzionamento dipende da problemi facilmente risolvibili, oppure il danno è più grave e bisogna ricorrere all’intervento di un meccanico di fiducia. Tra le cause, e i relativi sintomi, della rottura del motorino di avviamento, ecco quelle che, in ordine di gravità, si possono presentare:

  • Batteria esausta: nonostante il quadro dei comandi si illumini nel momento in cui s’inserisce la chiave per l’accensione, appena si gira nella serratura si sente un fruscio di caduta del suono indicativo dello stato della batteria;
  • Motorino guasto con picchiettio continuo: è il caso dell’elettromagnete che non funziona, provocando la caduta di tensione per cui il motorino non si accende, e il cui sintomo è il rumore di un picchiettio continuo con la chiave inserita;
  • Motorino guasto con un rumore battente: la caduta di tensione non interessa solo l’elettromagnete ma tutto il circuito di alimentazione;
  • Motorino guasto senza sintomi all’inserimento della chiave: il circuito elettrico interno al motorino è completamente interrotto.

A parte i primi due casi, in cui è prevista la sostituzione del componente – batteria ed elettromagnete – per tutti gli altri, è prevista la sostituzione totale del motorino di avviamento. La sostituzione è consigliabile anche nei casi in cui è possibile una riparazione parziale intervenendo su altri elementi minori del dispositivo, come collegamenti elettrici, leva a forcella, spazzole e cilindro.

La manutenzione del motorino di avviamento è necessaria quando si sono raggiunti i 100 mila chilometri, o quando l’azione d’inserimento della chiave e avvio del motore è avvenuta per oltre 1000 volte, e non oltre le 2000. Nel frattempo, i componenti del motorino hanno bisogno di un controllo più ravvicinato, a iniziare da:

  • Spazzole: usura e funzionamento, comprese le molle di giuntura;
  • Boccole: se presentano molte rigature che ne pregiudicano la scorrevolezza;
  • Collettore: la forma cilindrica può essersi ovalizzata e quindi far ruotare a vuoto le spazzole;
  • Circuito elettrico interno e avvolgimenti: sono necessarie prove di corto circuito indotto per verificare la regolarità dei collegamenti;
  • Elettromagnete: prova di passaggio elettricità e usura;
  • Gruppo epicicloidale;

A essi si aggiungono i componenti che sono interessati dall’avvio iniziale effettuato dal motorino di avviamento, come la corona del volano che non deve presentare eccessive limature sulle parti dentate, o il pignone che innesta il movimento rotatorio del volano stesso.

Ultima modifica: 20 Luglio 2017