Le regole per una guida ecocompatibile

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Ridurre i consumi e mantenere l’auto efficiente non significa soltanto risparmiare sulla mobilità, ma comporta pure una riduzione delle emissioni anche del 10 – 15 per cento. E’ così che una guida ecocompatibile può contribuire a mantenere l’ambiente più pulito soprattutto nei centri urbani più affollati e ad alto tasso di inquinamento atmosferico e acustico.

Un veicolo efficiente per una guida ecocompatibile

Può sembrare strano ma, una delle regole principali della guida ecocompatibile è una corretta manutenzione del veicolo, dove non si intenda soltanto l’efficienza del catalizzatore o la sostituzione programmata dei filtri.

Anche il buono stato degli pneumatici può influire notevolmente sui consumi, oltre che sulla sicurezza del veicolo e di chi lo occupa. Dunque, in via del tutto preliminare, prima di imparare piccoli e semplici segreti per avere uno stile di guida che sia in linea con il rispetto dell’ambiente che ci circonda, meglio dare una controllata periodica alla propria vettura.

Cominciando dagli pneumatici, dove forse basta anche una semplice occhiata: devono essere mantenuti alla pressione indicata ed è buona norma sostituirli senza rimandare quando presentano il battistrada consunto o quando le loro condizioni generali non sono ottimali, non per eccessiva usura ma, semplicemente, perché magari sono stati troppo a riposo. In questo ultimo caso potrebbero incorrere in quel fenomeno che viene definito “cristallizzazione”, ovvero quando la mescola perde la sua elasticità a tutto danno dell’aderenza al suolo.

Proprio la perfetta aderenza è complice di minori consumi di carburante. Pneumatici efficienti aiutano a ridurre quindi anche le emissioni di CO2. E’ importante utilizzare anche gli pneumatici adeguati: fuori misura o fuori stagione possono condizionare molto il consumo. Montare gomme invernali in piena estate, non soltanto ci regalerà un rumore insopportabile, ma graverà anche sul portafogli.

Attenzione alla manutenzione ordinaria

L’efficienza del veicolo si riscontra anche nella manutenzione ordinaria, che va eseguita secondo scadenze prefissate, mai oltre i tempi e il chilometraggio indicato. E’ importante controllare sempre il livello dell’olio motore e sostituirlo quando è particolarmente melmoso e scuro.

Con l’olio vanno via anche i filtri, che garantiscono un motore più scattante in ripresa. Anche il peso ha la sua importanze. Inutile rimandare lo smontaggio del portapacchi sul tettuccio o lasciare inutili pesi nel bagagliaio. Il primo influisce sull’aerodinamicità del veicolo, dunque sulla resistenza al vento, che quando è maggiore costringe il motore a consumare di più.

Un bagagliaio pieno rende il veicolo più pesante e un viaggio più oneroso per la spesa di carburante. Piccoli accorgimenti che migliorano le prestazioni del veicolo e incidono anche sulle emissioni. Come può influenzare, se non di più, lo stile di guida. Anzitutto sfatiamo una vecchia regola che valeva per i motori diesel di vecchia generazione che oggi non soltanto è superata ma, addirittura, influisce in negativo.

Soprattutto nel periodo invernale, con le basse temperature, era abitudine scaldare il motore da fermi. Niente di più sbagliato: aumentano le emissioni, si consuma carburante più che si cominciasse a marciare lentamente e costantemente, sfruttando le marce basse, fino a portare il motore alla temperatura ottimale. Nel frattempo avremmo coperto già un tratto di strada.

Dura a morire anche l’abitudine per alcuni a partire con una forte accelerazione. Qualcuno è convinto che questa sia la partenza ottimale in salita, come se l’auto avesse bisogno di una potenza supplementare. Anche questo è sbagliato: di per sé le accelerazioni improvvise comportano un consumo maggiore di carburante e di battistrada, al pari delle frenate brusche.

Obiettivo emissioni zero

Prediligere un’andatura regolare, costante, senza impennate aiuta a dosare accelerazioni e frenate, che incidono notevolmente anche sulle emissioni. Molte auto hanno un computer di bordo che, in base alla velocità e ad altri parametri, elabora il consumo per chilometro in tempo reale.

Sarebbe buona norma controllare con una certa frequenza quel dato per rendersi conto di quanto è semplice risparmiare carburante con una guida costante ed equilibrata. Il dato non viene però rilevato, da quasi tutti i dispositivi in uso, quando il veicolo è fermo e il motore è acceso. Di norma il computer di bordo segnala “0”, ma non significa che non ci siano consumi, anzi è il contrario. Converrebbe sempre spegnere il motore, non per il tempo di un semaforo, ma sicuramente per una sosta breve, riducendo anche così le emissioni di CO2.

Non  è infatti un caso che le vetture elettriche o ibride abbiano di serie il sistema stop&go, che consente di spegnere il motore quando un sensore rileva che il veicolo è fermo per un certo tempo e che può ripartire immediatamente. Anche l’utilizzo dei dispositivi elettrici influisce nettamente sui consumi. E’ buona norma utilizzare climatizzatore, impianto di riscaldamento, lunotto termico, tergicristalli e luci per quanto strettamente necessario. Il climatizzatore in particolar modo.

E’ vero che d’estate non se ne può fare a meno, soprattutto nei lunghi viaggi o nel traffico cittadino impazzito, ma è anche importante sapere, che normalmente un climatizzatore assorbe fino al 25 per cento di consumi generali e usarlo regolando la temperatura in base a quella esterna, senza discostarsi molto, può aiutare a contenere i consumi.

Si può infatti sfruttare l’azione deumidificante, che offre la sensazione di un’aria più fresca anche se la differenza di temperatura tra interno ed esterno è di pochi gradi. Tocchiamo, infine, il tasto più dolente per gli automobilisti: la velocità.

Elogio dell’andamento lento

Dotarsi di un’auto scattante, veloce e poi procedere con l’andatura di un bradipo deve essere davvero frustrante, ma sarebbe meglio abituarsi all’idea che la velocità non è più un must, non più almeno tra le nuove generazioni più orientate a una guida ecocompatibile. Una velocità moderata e uniforme può regalare grandi soddisfazioni in termini di risparmio energetico e di emissioni di CO2.

Una velocità di crociera equilibrata consente anche di regolare al meglio le distanze dagli altri veicoli, soprattutto per le manovre di sorpasso che possono essere così più dolci, evitando brusche frenate o accelerazioni. Del resto con i sistemi di controllo elettronico della velocità disseminati ovunque su strade e autostrade, c’è poco da esser contenti di avere un piede pesante. A insistere si alleggerirà solo il portafogli.

Ultima modifica: 12 Novembre 2018