Jason Dupasquier: chi era il giovane pilota svizzero

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Jason Dupasquier: una curva presa male, la moto che si impunta e sbalza il pilota di sella. Una scena capitata milioni di volte nella storia del motociclismo, senza particolari conseguenze. Ma il destino va oltre i 300 all’ora e non avverte. Quel terribile pomeriggio del 29 maggio ha bussato alla porta del giovanissimo Jason, soltanto 19 anni avvolti in un sogno molto più grande di lui. Un ragazzino svizzero che ha dovuto salutare la vita troppo, troppo presto, in una caldissima domenica tra le colline del Mugello. La sorte ha voluto che stavolta la solita imbarcata non fosse una banale caduta ma il capolinea di una tenera esistenza. Un altro giovane come lui, stesso sogno da campione nel cuore e nella manopola del gas, se lo è ritrovato davanti e non ha potuto fare altro che travolgerlo. Purtroppo non c’è da raccontare molto altro su Jason Dupasquier. Ma chi era il giovane pilota prima di quel assurdo pomeriggio toscano?

Jason Dupasquier: un figlio d’arte pieno di passione

Jason Dupasquier gareggiava nella Moto3. Il primo gradino del Motomondiale. La MotoGp, sogno di tutti i ragazzini che salgono su una motocicletta da competizione, è lontanissima e per molti irraggiungibile. Il pilota svizzero aveva iniziato la sua avventura nel mondiale da due anni soltanto. L’amore per la velocità e per le due ruote, Jason, lo aveva respirato fin dalla nascita a Bulle, piccola località nel cantone Friburgo.

A contagiarlo era stato papà Philippe, 46 anni, ex pilota di motocross e supermotard. Un esempio vivente in casa, carburante portentoso per una passione già nascente. Dopo il ritiro dalle gare, Philippe Dupasquier era diventato consigliere per la guida offroad di Thomas Luthi, una istituzione in Svizzera in quanto la massima espressione attuale del motociclismo elvetico. In pratica uno di famiglia, ormai. E infatti lui, a differenza di tanti altri, non ha avuto dubbi all’indomani del drammatico incidente di Jason a dichiararsi impossibilitato a partire per la gara. Una scelta che avremmo voluto vedere condivisa da tutti i piloti del Motomondiale.

Come papà Philippe, anche Jason aveva mosso i primi passi nello sterrato. Nel Supermotard ha vinto svariati campionati svizzeri. A 13 anni il grande balzo in pista. Un passaggio accompagnato presto dal successo. Nel 2016 la vittoria del campionato tedesco Moto3 grazie al quale potè cimentarsi nel CEV, il campionato spagnolo velocità: una autentica università mondiale dei giovani piloti, come dimostra l’elevatissimo tasso di centauri iberici al vertice. Un incidente nel 2018 ne rallentò momentaneamente la carriera ma già dall’anno dopo i risultati si fecero nuovamente brillanti. Nel 2020 finalmente la chance al mondiale con il team KTM CarXpert Pruestel. Il 2021 era cominciato sotto buoni auspici: nelle prime 5 gare della stagione Jason era sempre andato a punti (miglior risultato il settimo posto a Jerez). Un sogno che sembrava sul punto di materializzarsi definitivamente. Ma il destino attendeva quel sogno all’Arrabbiata 2. L’unico avversario che il futuro campione Jason non avrebbe mai potuto battere.

Ultima modifica: 10 Giugno 2021