Itinerari per vendemmia: Lazio e Umbria, tra colli e vino

2428 0
2428 0

L’Italia è un paese estremamente vocato per la viticoltura: praticamente in ogni regione – certo con peculiarità diverse – è possibile coltivare vigne e creare vini eccezionali. Alcuni sono molto noti in Italia e all’estero – non dimentichiamo che il Bel Paese è il primo esportatore in tutto il mondo – altri sono invece vini per lo più di nicchia, poco conosciuti a livello nazional popolare, ma vere e proprie prelibatezze per gli intenditori. Tra gli itinerari per vendemmia migliori non possiamo citare quelli nelle grandi regioni di Lazio e Umbria.

Itinerari per la Vendemmia: Lazio, Umbria

Pertanto, intraprendere un itinerario eno-gastronomico nel periodo della vendemmia permetterà a qualcuno di avere conferme circa vini già conosciuti e, soprattutto, permetterà alla gran parte dei turisti di conoscere nuovi vini, nuovi abbinamenti. Certo bisogna essere fortunati, perché come è noto, per tutti i vini, a fare la differenza è spesso l’annata.

Ma, per fortuna, in Italia difficilmente le vendemmie vanno male in termini qualitativi: al massimo il problema è quantitativo, e cioè ci sono annate in cui si produce meno vino rispetto a quanto si desidererebbe. Fatta questa premessa, due regioni del centro Italia sicuramente interessanti in termini di produzioni viti e vinicole, sono indubbiamente Lazio e Umbria, ognuna con le sue peculiarità, ciascuna con i propri vitigni autoctoni. Ed essendo poi due regioni che offrono moltissimo anche dal punto di vista architettonico e culturale, certamente si prestano a essere oggetto di interessanti itinerari. Vediamo perché.

Vendemmia e la visita dell’Umbria 

L’Umbria è una regione dalla grandissime potenzialità. Basti pensare al suo capoluogo di provincia – e cioè Perugia – o ad Assisi. Entrambe queste mete, già di per sé, valgono a nostro avviso la visita di questa regione. Ma, come si diceva in premessa, un po’ come avviene per tutte le regioni italiane, anche l’Umbria può dire la sua in fatto di vigneti, di vino e di vendemmia. Grazie anche a un paesaggio tutt’altro che scontato, sarà davvero un piacere preparare itinerari per vendemmia per andare alla scoperta dei vini umbri.

Oltretutto, per chi non vuole viaggiare per troppi chilometri in auto, c’è una buona notizia: da qualche tempo anche Perugia è stata collegata con le maggiori città italiane tramite l’Alta velocità. In questo modo, quindi, si può optare per un percorso combinato treno e auto: con il primo si percorreranno le lunghe distanze, con la seconda ci si addentrerà tra i filari e le cantine, alla ricerca di qualche cosa di unico.

Vini umbri: le particolarità

Partiamo da un vero e proprio vino-culto, il Sagrantino di Montefalco Docg. Coltivato da secoli sulle pendici delle colline umbre, contribuisce a conferire all’Umbria il ruolo di produttrice di vere specialità. Si coltiva tra Montefalco, Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano, in provincia di Perugia. Nelle stesse zone si produce anche il Montefalco Doc, dunque la visita a questi luoghi è obbligatoria.

Spostandosi invece nel comune di Torgiano, si va nel territorio che è stato il primo tra quelli umbri a ottenere la DOCG negli anni 90. Discorso diverso per i vigneti ubicati nella fascia pedecollinare tra i comuni di Assisi e Spello, da cui si ottengono altri vini Doc, gli Assisi in questo caso. Ma ci sono ancora tantissimi vini da apprezzare, per esempio quelli dei colli Amerini o quelli dei colli del Trasimeno, altro territorio fantastico sotto tanti punti di vista.

Qui la coltura della vite è agevolata dal clima lacustre e dai pendii collinari che favoriscono l’esposizione della vite. Ma non sono da meno i vini dei Colli Martani, dei colli perugini o quelli provenienti dal Lago di Corbara. Spostandosi verso Orvieto, e degustando vini ottimi, si inizia a sconfinare nella provincia di Viterbo, nel Lazio.

Itinerari per vendemmia laziali 

Una volta arrivati nel Lazio, se si vuole optare per qualcosa di un po’ ricercato, allora è senza dubbio consigliabile una visita a Trevinano – il castello e i panorami sono notevoli – e anche al lago di san Casciano. ovviamente nel Lazio è obbligatoria una visita alla capitale, Roma, che arricchirà sicuramente i vostri itinerari per vendemmia di bellezza e storia.

Vini laziali 

Soffermandosi maggiormente solo sull’aspetto enologico, va detto che un po’ come per Umbria e Toscana, anche per il Lazio la cultura vinicola risale agli Etruschi specie nell’area del Viterbese.

Vini molto noti del Lazio erano e sono il Castelli Romani, il Frascati, il Marino, tutti ottenuti da vitigni rigorosamente autoctoni. Si tratta di vini molto apprezzabili, così come lo è il clima: per esempio, nella zona di produzione Vini dei Castelli Romani e così come nei Colli Albani, le condizioni climatiche sono influenzate dalla vicinanza del Mar Tirreno e dai terreni in tufo. Anche per questi motivi, la visita in queste zone non può lasciare indifferenti perché la brezza marina, i paesaggi, il buon cibo – si pensi anche ai formaggi, per esempio – contribuiranno, ognuno per quanto gli compete, a rendere l’itinerario un’esperienza da ripetere.

Ultima modifica: 24 Settembre 2019