Iniettori diesel: quando fare la pulizia e perché

I motori delle automobili (ma non solo) alimentati a gasolio hanno una durata in termini di chilometraggio massimo raggiungibile e di efficienza davvero invidiabile. Per restare in ogni situazione efficienti e prestazionali, tuttavia, hanno bisogno della corretta e regolare manutenzione ordinaria e straordinaria. Parliamo di regolare sostituzione del filtro dell’aria, regolare sostituzione del filtro del gasolio ma, innanzitutto, della regolare manutenzione a livello di pulizia degli iniettori. Ma cosa sono in realtà questi famigerati iniettori?

Gli iniettori sono delle parti meccaniche di piccole dimensioni con la forma di un ugello, da cui viene dosato e nebulizzato, il carburante da bruciare insieme all’aria che permetterà la rotazione ed il movimento dell’auto alla pressione dell’acceleratore. Per quanto possano presentarsi di piccole dimensioni la loro importanza per il funzionamento dell’auto è assolutamente vitale. Come di conseguenza la loro regolare manutenzione e pulizia.

Quando fare la pulizia agli iniettori

 

Rispondere a questa domanda necessita di un piccolo approfondimento sulla questione. Tentiamo di fare un po’ di chiarezza.

Se dobbiamo approntare un discorso in termini di chilometri e regolarità degli interventi di manutenzione sulla nostra auto possiamo tranquillamente affermare che la pulizia degli iniettori andrebbe effettuata regolarmente ogni 20.000 km. Tre sono le metodologie con cui effettuare la pulizia degli iniettori:  1) utilizzando dei carburanti speciali contenenti additivi che favoriscono la pulizia degli iniettori e del motore in generale; 2) utilizzando degli additivi specifici in aggiunzione al normale gasolio utilizzato; 3) Facendo svolgere l’operazione a livello meccanico da un centro specializzato.

Sulla questione “quando fare la pulizia”. si potrebbe aprire un dibattito e mettere sul piatto la questione che potrebbero verificarsi ipotesi per cui non è necessario (anzi è dannoso) attendere la scadenza dei fatidici 20.000 km per effettuare questa doverosa operazione di manutenzione.

Ponendo in esame l’elenco di cui sopra sulle metodologie attraverso cui fare la pulizia, è evidente una diversità possibile di approccio alla questione. Un estremo potrebbe essere rappresentato dall’uso regolare di carburante additivato, l’estremo opposto potrebbe essere rappresentato dall’intervento in officina. Qual è la cosa migliore da fare allora? Non esiste in realtà, proprio perché la pulizia degli iniettori può prescindere da fattori quali l’eccessivo chilometraggio e rendersi necessaria per numerosi altri motivazioni.

Perché farla

 

Anche questa potrebbe essere ritenuta una bella domanda e le risposte possibili sono altrettanto interessanti. Partiamo con ordine.

Poniamo in esame due condizioni che mettono in evidenza la necessità di effettuare questo intervento di manutenzione: scadenza del termine chilometrico che intervalla un intervento da un altro; necessità di effettuare la pulizia per altre motivazioni che prescindono dai chilometri percorsi. Ma quali sono queste ulteriori motivazioni?

Innanzitutto bisogna essere coscienti del fatto che quando parliamo di gasolio parliamo di un carburante abbastanza oleoso che nasce come carburante “sporco e poco raffinato. Sicuramente ne ha fatta di strada rispetto a qualche anno fa in cui dalle pistole delle stazioni di servizio veniva erogato un liquido denso ed oleoso di colorazione vicina ai toni del grigio – marrone, oggi il diesel si presenta abbastanza chiaro, quasi trasparente. Ma questo non toglie il fatto che si tratti in ogni caso di un carburante “pesante”, molto più della benzina.

Le cronache poi forniscono dati talvolta agghiaccianti, che raccontano di stazioni di servizio che erogano carburanti sporchi, che stagnano in serbatoi decennali che non hanno mai conosciuto una qualsivoglia forma di pulizia; serbatoi in cui resta in deposito del carburante che si riempirà di detriti dannosi per i motori delle auto e che finiscono, talvolta in maniera del tutto inconsapevole, dentro ai serbatoi di ogni veicolo. Ponendo un esempio del genere appare improbabile che un’auto regolarmente alimentata con del carburante sporco raggiunga la soglia chilometrica posta come condizione per la pulizia degli iniettori, senza accusare qualche altro “disturbo” indice del fatto che tale pulizia deve essere anticipata.

I sintomi

Quali sono i sintomi che mettono in evidenza la necessità di una pulizia degli iniettori?

  • Stiamo parlando di motori alimentati a gasolio, quindi il primo segnale da tenere sotto controllo è la presenza massiccia di emissioni di fumo nero dallo scappamento. Quando gli iniettori sono sporchi ed incrostati tendono a far gocciolare il carburante e non più a nebulizzarlo regolarmente;
  • il motore, a bassi regimi, non tiene più il ‘minimo’ e si spegne con regolarità. Vuol dire che gli iniettori non efficienti non riescono a traferire la corretta quantità di carburante dentro ai cilindri;
  • se si nota un eccessivo aumento dei consumi, gli iniettori sporchi potrebbero avere la loro parte, non funzionando in maniera corretta;
  • se si nota un’eccessiva difficoltà nell’avviamento del motore, gli iniettori sporchi potrebbero essere la causa, non riuscendo a erogare in maniera efficiente il carburante.

Questi esempi tendono a mettere in evidenza come potrebbe tornare utile mantenere gli iniettori puliti ed efficienti, a vantaggio totale della salute del motore della nostra auto.

Quanto costa la pulizia

Abbiamo accennato qualche riga sopra che sono tre le metodologie con cui poter effettuare la pulizia degli iniettori in un motore alimentato a gasolio, ma andiamo a vedere nello specifico, ed in soldoni, quanto costa effettuare ognuno degli interventi descritti.

  • Abbiamo parlato di carburanti additivati, si tratta di una soluzione di pulizia abbastanza diluita nel tempo, in quanto consiste sostanzialmente nell’utilizzo di un carburante che contiene particolari sostanza che favoriscono la pulizia non solo degli iniettori ma del motore in generale. Un litro di carburante speciale costa in media 20 cent di euro in più rispetto a quello tradizionale e rappresenta una soluzione economica di pulizia ma che deve essere mantenuta come costante almeno una volta ogni 3 rifornimenti;
  • la soluzione che prevede l’utilizzo di un additivo da versare direttamente dentro al serbatoio dell’auto diciamo che possiede le stesse caratteristiche del carburante speciale, con la differenza che va utilizzato ad intervalli regolari (in media ogni 2500 km) va versato un flacone dentro al serbatoio pieno. I prezzi di questi additivi partono da 20,00 euro e possono arrivare anche a superare le 100,00 euro;
  • ultima soluzione, estrema, è quella dell’intervento in officina. Soluzione di sicura efficacia che garantisce una pulizia totale (il motore viene smontato) ma dal costo più elevato. In funzione dell’officina scelta e del materiale utilizzato il costo di questa operazione presso un centro specializzato costa in media qualcosa come 100,00 euro per una utilitaria o vettura di segmento B.

Ultima modifica: 5 Maggio 2017