Cosa fare in caso di colpo di frusta

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Il nome scientifico di quello che è universalmente riconosciuto come colpo di frusta è “distorsione del rachide cervicale“. Ma in cosa consiste in senso stretto? Si tratta di uno stato infiammatorio che si verifica a seguito di un movimento improvviso che forza la naturale escursione articolare del capo. Anche se le cause possono essere innumerevoli, nella maggior parte dei casi sono gli incidenti stradali a provocare questo stato infiammatorio doloroso.

Tamponamento e colpo di frusta

Di stato doloroso si tratta senza ombra di dubbio, ma lo stesso nella quasi totalità dei casi non si presenta nel momento stesso. Generalmente il comparire dei sintomi specifici del colpo di frusta avviene dopo parecchie ore. Volendo stilare un elenco dei sintomi principali troviamo:

  • dolore diffuso nella zona cervicale;
  • disturbo del sonno;
  • vertigini;
  • confusione;
  • dolore al braccio;
  • rigidità del collo;
  • mal di testa.

Cosa fare?

Il colpo di frusta presenta dei sintomi specifici come descritto, ma che possono verificarsi anche parecchie ore dopo un eventuale trauma. Cosa fare allora? Nel caso in cui si è subito un urto a causa di un incidente stradale, che sia stato ricevuto frontalmente o posteriormente, la prima cosa da fare è recarsi al più vicino Pronto Soccorso e farsi visitare accuratamente. A parte la comparsa ritardata dei sintomi, il colpo di frusta può portare in dono delle conseguenze per nulla piacevoli per quanto riguarda la salute.

La conseguenza meno traumatica a seguito di un colpo di frusta è la lesione muscolare, che interessa i muscoli ed i legamenti e che, dopo una buona cura si risanerà senza nessun problema. Conseguenze ben più gravi quando invece a seguito del trauma viene interessata o, peggio, intaccata, la colonna vertebrale specie se in presenza di ernie del disco; nei casi più gravi possono verificarsi anche disabilità successive.

Nei casi meno gravi di colpo di frusta una buona cura con antinfiammatori non-steroidei e qualche seduta di fisioterapia saranno sufficienti per tornare alla normale funzionalità.

E’ previsto il risarcimento?

Una domanda specifica che possiede più di una risposta possibile. A seguito di un incidente in cui si è subito un colpo di frusta il risarcimento dei danni può avere luogo, ma dietro un iter ben preciso. Esiste una classificazione che si rifà alla legge del codice delle assicurazioni (riguardante tutta la normativa assicurativa) di quelli che sono i livelli di lesione subita. Semplificando la cosa al massimo la legge prevede un primo metro di valutazione che va da 0 a 9 (% di invalidità) ed un secondo metro di valutazione che va da 10 fino al 100 (%).

Anche se la legge dispone in generale che le lesioni fino ad un valore di 9 non possono essere risarcite, esistono numerosi casi in cui il risarcimento per danno subito avviene comunque. Diciamo che su due piedi è più importante l’iter con cui si affronta la questione, per ottenere (in molti casi doveroso) il risarcimento di eventuali danni fisici subiti. E soprattutto, se si pensa di essere nel giusto, è necessario dotarsi di una buona dose di pazienza e di caparbietà per poter arrivare ad un esito finale positivo.

Come chiedere il risarcimento

Qui la questione si complica perché, come accennato sopra, la differenza la fa l’iter che si segue se si ritiene di aver diritto ad un risarcimento per danni fisici.

Innanzitutto quando si verifica un incidente stradale e si subisce un contraccolpo al capo bisogna recarsi immediatamente al Pronto Soccorso, possibilmente in ambulanza, farsi visitare e refertare. E’ sempre utile in questi casi nei limiti del possibile farsi accompagnare.

Ma purtroppo, come già descritto, i sintomi possono verificarsi parecchie ore dopo l’evento traumatico. In questo caso è possibile recarsi dal proprio medico curante e farsi visitare. La legge prevede 3 giorni di tempo utile per presentare la domanda di risarcimento. Le compagnie assicurative tendono a prendere maggiormente in considerazione i referti degli ospedali.

Rimane chiaro che le compagnie assicurative si accerteranno del danno subito attraverso un contro-esame a seguito della documentazione medica presentata.

La domanda di risarcimento va presentata alla propria compagnia assicurativa come detto sopra entro 3 giorni dall’evento traumatico, allegando tutta la documentazione medica nel frattempo prodotta (lastre, esami, ricevute di visite etc..) ed i documenti specificanti le spese sostenute a livello medico. Sarà la stessa compagnia a risarcire il danno, previa verifica ulteriore ed eventuali accertamenti medici specifici.

Lesioni più o meno gravi

Le statistiche raccontano abbondantemente che nella maggior parte dei casi in cui subentrano le cosiddette lesioni di “lieve entità” (da 0 a 9), il ricorso ad una causa legale per l’ottenimento del risarcimento è abbastanza comune, ma ancora più evidenti a livello di statistica sono i dati riguardanti la lunghezza delle cause riguardanti i risarcimenti danni a seguito di incidenti; non è raro incontrare casi in cui i risarcimenti arrivano dopo parecchi anni e solo dopo numerose udienze intercorse.

Dati allarmanti riguardano anche le lesioni di grave entità, ossia quelle con valore superiore a 10 ed oltre, che raramente sono risarcite a livello immediato dalle compagnie assicurative e che prevedono in ogni caso l’immancabile iter legale a cui affidarsi per ottenere il risarcimento.

Questo comportamento guardingo da parte delle compagnie assicurative è una delle conseguenze derivanti dall’incredibile numero di casi di risarcimento non dovuto che le stesse hanno approntato negli anni passati.

Il danno riconosciuto è definito “biologico” ed in misura precisa stabilito dal codice delle assicurazioni private; l’entità economica del danno prescinde dalla cosiddetta “impossibilità di produrre reddito” e si riferisce solamente ad una lieve e momentanea alterazione psico- fisica del soggetto in rapporto alle condizioni fisiche e relazionali.

Non si vuole in ogni caso affermare che un danno di lieve entità non verrà risarcito, si vuole solo mettere in evidenza come, da parte delle compagnie assicurative, ottenere un risarcimento possa risultare complesso e lungo come tempistica. Anche la legge dice chiaramente che i documenti di riferimento del danno subito sono elemento essenziale per avviare la pratica, rimane chiaro che senza di essi non sarà possibile neppure compilare la domanda principale presso la propria compagnia.

Ultima modifica: 10 Maggio 2017