Chi ha avuto la fortuna di vivere l’esperienza di guidare uno speedway, in Svezia e Danimarca esistono alcune organizzazioni che offrono questa possibilità con mezzi non troppo spinti e adeguati anche a una prima esperienza assoluta, sostiene che si tratti di qualcosa di assolutamente unico nel suo genere. Questa moto quattro tempi di 500cc con motore spinto da un solo carburatore e alimentato a metanolo, offre sensazioni molto diverse dalla tradizionale due ruote.
Speedway, le caratteristiche di guida
Una moto da speedway per le competizioni internazionali è in grado di raggiungere nei brevi rettilinei degli ovali da corsa i 120 km/h, ma la difficoltà non è tanto la gestione di una velocità tutto sommato non straordinaria quanto piuttosto “il ritmo” di guida all’interno del circuito che prevede due brevi rettilinei a due lunghe curve a sinistra, da percorrere sempre e solo in senso rigorosamente antiorario.
“Il segreto – dice Antonio Lindback, mitico campione svedese ma brasiliano di nascita, due volte vincitore della prestigiosa World Cup – è rendere le curve un rettilineo e cercare di cambiare traiettoria il meno possibile, la velocità costante è un elemento fondamentale. Ma per esperienza dopo centinaia e centinaia di corse è che non esistono strategie se non quella di adattarsi e sfruttare le occasioni. Ogni gara è diversa da tutte le altre”.
Come guidare uno Speedway
La staccata al momento della partenza è fondamentale per cercare di ottenere il miglior ingresso possibile alla prima curva: infatti, le posizioni allo start sono per sorteggio prefissate e ogni squadra ha lo stesso numero di possibilità di partire nella posizione all’interno, la migliore. Nel momento in cui la moto prende trazione e velocità il rider dovrà cercare di tenere avanti il peso per tenere a terra la ruota anteriore e guidare, quanto più possibile, con il tallone. Lo stivale sinistro è infatti rinforzato con una placca d’acciaio che consente di avere un punto di aderenza in più sul terreno.
In quattro giri la corsa finisce: le formule delle varie competizioni sono sempre diverse ma solitamente il format più diffuso prevede che le squadre, ognuna composta da nove rider, si affrontino in testa a testa di dieci manche e un’extra race. La squadra che ottiene più punti (tre al vincente, due al secondo, uno al terzo classificato di ogni singola run) vince il confronto: a fine stagione si procede con play off e assegnazione del titolo. Il campionato svedese, che vanta oltre sessant’anni di storia, è quello più importante per numero di rider professionisti, sponsor e introiti pubblicitari.
Ultima modifica: 11 Novembre 2019