La storia di Enrica Scotti, la ragazza che, senza gli arti superiori ha dovuto attendere tre anni prima che la motorizzazione le concedesse l’uso dell’auto, ha suscitato scalpore e sollevato non poche polemiche. Qualche spunto di riflessione è stato dato anche a chi non ha idea se sia possibile maneggiare il manubrio dell’auto con i piedi e non le mani.  Per i soggetti sprovvisti di braccia, arriva la patente che consente la guida di un’automobile con il solo uso degli arti inferiori.

Si può guidare con i piedi

Sebbene possa sembrare una sfida impossibile, oggi tutti coloro che non dispongono dell’uso delle braccia, potranno guidare semplicemente usando i piedi. Come è possibile? Sarà necessario apportare qualche piccola modifica alla vettura e il gioco sarà fatto. L’auto viene, infatti, dotata di un particolare sistema, collegato elettronicamente al volante.

A questo punto, uno dei maggiori scogli da superare restava quello inerente l’autorizzazione concessa dalla Motorizzazione. A tal proposito, il caso di Genzone e della signora Scotti ha aperto la strada a nuove possibilità per tutti coloro che, come lei, abbiano dei problemi di disabilità fisica.

La direzione è quella di abbattere ogni barriera in tal senso, consentendo piena autonomia di movimento e uso dei mezzi di locomozione anche ai soggetti disabili. Le vetture si dotano quindi di un cambio automatico, con un piede è possibile attivare i comandi di volante, frecce e luci, mentre, con l’altro piede si preme freno ed acceleratore.

Normativa per le patenti speciali

La normativa è la stessa che si occupa delle cosiddette patenti speciali. Per queste ultime è prevista una validità della durata di cinque anni. Tuttavia, in alcuni casi, in relazione alle specifiche problematiche, potrebbe anche essere indicata una validità inferiore.

Per poter effettuare il rinnovo, bisogna presentare un apposito certificato medico presso la Commissione Medica Provinciale e successivamente richiedere un incontro al fine di eseguire una visita di idoneità. Tenendo conto che, molto spesso, i tempi di attesa possono essere lunghi, è preferibile fare richiesta di una visita, all’incirca 90 giorni prima della data di scadenza della patente.

Sino a poco tempo fa, nella patente speciale era anche riportata la lista di tutti gli adattamenti obbligatori da eseguire sul veicolo. Tra questi ad esempio, era indicato:

  • il cambio automatico,
  • il freno a lungo braccio,
  • l’acceleratore al volante.

Nuova patente europea speciale

Con l’entrata in vigore della nuova patente europea, viene richiesto che si segua la stessa impostazione, con indicazione degli stessi codici, in tutti i Paesi che aderiscono al circuito europeo. In ottemperanza a quanto stabilito dalle direttive europee in materia, vi dovranno essere riportate sulla patente anche le descrizioni degli adattamenti, indicate con codice numerico.

In tal senso, nel settembre 2000, è stata approvata una nuova direttiva comunitaria che indica, appunto, i codici comunitari da riportare nelle patenti di guida. Lo stesso Ministero dei Trasporti, in accordo con la Commissione, ha indicato le procedure, oltre che i codici, che dovranno essere inseriti. Sono state fornite anche tutte le informazioni utili sulle nuove patenti di guida, eliminando i fogli riguardanti gli adattamenti dei comandi, per quanto riguarda le patenti speciali.

Saranno le stesse commissioni mediche locali a dover indicare, all’interno del certificato delle patenti speciali, non solo una descrizione degli adattamenti, ma anche i codici e sottocodici. Questi saranno riportati all’interno di una specifica tabella elaborata dalla Commissione europea.

Nelle patenti si ritroveranno solo codificazioni numeriche. Sarà poi compito degli Uffici periferici della Motorizzazione, verificare che i codici indicato nel certificato medico, siano corrispondenti agli adattamenti prescritti. Mentre, alle forze dell’ordine spetterà il controllo, ma per fare ciò, dovranno munirsi di un elenco dei codici che sono riportati nella Circolare, al fine di verificare che il veicolo disponga degli adattamenti necessari.

Patenti per disabili

In seguito all’abolizione della specifica categoria F per le patenti, ai soggetti con disabilità fisica possono essere rilasciate le patenti di categoria A, B, C o D speciali. Per poter ottenere il rilascio di una patente speciale, il soggetto disabile si deve necessariamente sottoporre ad una visita di idoneità, come indicato, presso una Commissione Medica Locale.

Tuttavia, se l’individuo è già in possesso di una patente normale, questa dovrà solo essere trasformata in patente speciale. Si dovrà pertanto richiedere una visita per accertare la situazione di disabilità. Durante la stessa visita, si potrà anche esibire tutta la documentazione clinica richiesta, rilasciata da uno specialista della specifica malattia. Il certificato di idoneità che viene poi rilasciato ha una validità di 90 giorni.

Caso di Erica Scotti a Genzone

Recentemente ha fatto notizia il caso di Genzone: qui una donna sprovvista di braccia sin dalla nascita, Enrica Scotti. La donna, pur essendo senza braccia, guida utilizzando semplicemente i piedi che le servono anche solo per girare il volante. Enrica Scotti si è battuta per poter raggiungere un traguardo molto importante. Inizialmente, aveva ricevuto un brusco no dalla Motorizzazione di Pavia per l’auto da utilizzare per guidare. Le era stato detto che l’auto non era dotata del supporto tecnologico adeguato per poter essere guidata dalla donna.

Enrica non si è data per vinta, così ha deciso di rivolgersi presso un’altra motorizzazione, quella di Milano, al fine di poter ottenere la tanto desiderata patente. Questo rappresentava per lei il coronamento di un sogno importante, costatole ben tre anni di dure battaglie, ma alla fine ha vinto lei! Il desiderio di autonomia e indipendenza alla fine ha avuto la meglio. Dopo il sì e l’approvazione giunta dalla Motorizzazione di Milano, la donna può guidare la sua cinquecento.

 

Ultima modifica: 12 Aprile 2018