Frizione: come funziona, a cosa serve e come si usa

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In ogni veicolo dotato di cambio, la frizione è un componente indispensabile. Vediamo come funziona, a cosa serve e come si usa.

A cosa serve la frizione nell’auto

La frizione è una componente presente nell’auto attraverso cui è possibile variare il rapporto del cambio senza interferire con il movimento rotatorio del motore.

Come funziona la frizione

Innanzitutto è dotata di tre elementi principali. Prima di tutto il disco frizione, che nella corona esterna è composto da materiale di attrito. È dotato inoltre di molle parastrappi, atte a smorzare le vibrazioni. Infine, nel foro centrale, è caratterizzato da un mozzo scanalato che combacia con quello presente nell’albero del cambio. Un altro elemento molto importante è lo spingidisco. Questo, formato da lamelle congiunte ad un disco in acciaio, permettono l’avanzare e la pressione del disco condotto contro il volano del motore.

Infine il cuscinetto reggispinta (o di disinnesto), che permette di agire sul meccanismo in rotazione. Si trova al centro dello spingidisco e il suo azionamento può essere idraulico o meccanico. Nel momento in cui viene premuto il pedale della frizione, il movimento viene inviato al cuscinetto di disinnesto, il quale fa indietreggiare lo spingidisco. Dal momento che il cambio non riceve più il movimento del motore, è possibile cambiare la marcia.

Quando invece il pedale viene rialzato, il movimento dello spingidisco e del cuscinetto reggispinta sarà in direzione del volano del motore. A questo punto lo spingidisco premerà sul disco frizione in modo da farlo aderire gradualmente al volano. Questa operazione avverrà fino a che la velocità di rotazione, a causa dell’attrito, non sarà la medesima. Quindi il disco frizione si innesterà nuovamente sul mozzo scanalato e trasferirà il moto all’albero del cambio.

Come e quando si usa la frizione nell’auto

La frizione nell’auto viene azionata attraverso la pressione del relativo pedale. Viene utilizzata principalmente in quattro occasioni: quando bisogna arrestare il veicolo; nei cambi di marcia; nelle fasi di avvio e di controllo a bassa velocità.

Si tratta di un componente molto delicato, per cui a seconda dello stile di guida e del tipo di strade percorse, può essere più facilmente soggetta ad usura. Nelle strade cittadine, caratterizzate da traffico, semafori e bassi limiti di velocità, viene utilizzata più spesso, per cui potrebbe deteriorarsi già dopo 70 mila km. Nelle autostrade invece, in cui solitamente si mantiene sempre la marcia più alta, viene sforzata di meno perciò ha una durata maggiore.

Ultima modifica: 28 Novembre 2017