E’ capitato che si resti vittima di un incidente e chi lo ha causato faccia perdere le proprie tracce. In questi casi e in altri è possibile ottenere un risarcimento dal Fondo vittime della strada.
E’ altrettanto frequente: rimanere coinvolti in un incidente stradale e scoprire che la controparte non ha una copertura assicurativa.
E’ possibile tuttavia in assenza di una copertura assicurativa per la responsabilità civile che il danneggiato ottenga un giusto ristoro.
Fondo vittime della strada, le risorse diminuiscono
Negli ultimi anni, precisamente dal 2011 in poi, quando la crisi economica ha fatto sentire più forti i suoi morsi, il ricorso al Fondo vittime della strada è stato più frequente.
Le coperture assicurative infatti sono calate sensibilmente. Ed è cresciuto il numero di automobilisti che ha preferito rischiare tutte le conseguenze previste dal codice della strada per chi viene sorpreso alla guida di un mezzo che non dispone di una copertura RC Auto.
Non è un dettaglio da poco, perché il Fondo vittime della strada viene finanziato da un prelievo sui premi assicurativi pagati alle compagnie. Minore sarà il numero di premi pagati, minore sarà la disponibilità finanziaria del Fondo per garantire i risarcimenti dovuti a chi ne ha diritto.
L’idea di istituire un sistema di garanzia di questo tipo nasce a metà degli anni 60, nel pieno boom economico, quando i veicoli in circolazione sono aumentati in maniera esponenziale e così anche gli incidenti stradali, con le comprensibili conseguenze.
Nel 1969 viene emanata la legge che istituisce il Fondo Vittime della Strada, che diviene operativo due anni più tardi, nel 1971, sotto la gestione della Consap e con la vigilanza del ministero dello Sviluppo Economico.
Già dal 1971 si stabilisce che le risorse economiche per sostenere la copertura risarcitoria in assenza di polizze per la responsabilità civile auto vengano attinte dai premi pagati agli istituti assicurativi, nella misura del 2,5 per cento.
Da alcuni anni, ovvero da quando si è ridotta la dotazione economica del Fondo, si sta discutendo di un incremento della percentuale di prelievo. Si paventa infatti un aumento del 4 per cento sui premi assicurativi pagati. Ma la misura non è stata ancora adottata e per il momento pare non ci sia da preoccuparsi.
Quando interviene il Fondo vittime della Strada
Il Fondo vittime della strada interviene in diverse ipotesi e nella stessa misura in cui si regolerebbe una compagnia assicurativa. I casi formulati per l’accesso al Fondo riguardano in primo luogo gli incidenti nei quali non sia stato possibile identificare il mezzo che li ha provocati.
E’ l’ipotesi classica di “pirata della strada”, quando un automobilista investe un pedone, un ciclista, un motociclista, impatta contro un altro mezzo e non si ferma per assumersi le responsabilità dovute.
Nel caso in cui non venga rintracciato, il Fondo per le vittime della strada copre danni a cose e persone per la quota che eccede la franchigia di 500 euro.
Stessa misura risarcitoria è applicata negli incidenti con veicoli che non abbiano copertura assicurativa. Il fondo interviene a copertura anche quando i veicoli coinvolti siano assicurati con una compagnia per la quale sia in corso la procedura di liquidazione coatta amministrativa; per veicoli che circolino all’insaputa del proprietario, come nel caso di un mezzo rubato; per i veicoli stranieri che adottino una targa che non corrisponde al mezzo; e infine per i veicoli spediti in Italia da uno Stato dello spezio economico europeo per gli incidenti avvenuti nei 30 giorni che dalla data di accettazione della consegna.
Per quanto riguarda gli importi di risarcimento i rimborsi avvengono nei limiti del massimale di legge, che per i danni causati alle persone non supera i 6 milioni e 70 euro e per i danni arrecati alle cose rientra nel milione e 220 mila euro.
Fondo vittime della Strada, come presentare\ la richiesta di risarcimento
La richiesta di risarcimento va indirizzata alle compagnie assicurative che l’IVASS ogni 3 anni individua e incarica per i risarcimenti. Le compagnie variano a seconda della regione nella quale avviene l’incidente. La copia della richiesta di risarcimento va inoltrata alla Consap.
La compilazione della domanda non è molto diversa da una constatazione amichevole o da una denuncia di sinistro, perché occorre riportare con la massima accuratezza una serie di dati che sono comuni a tutte le procedure di denuncia di incidente.
Deve infatti contenere tutti i dati anagrafici della vittima che richiede il risarcimento. i dati relativi al mezzo, nel caso ci sia, una dettagliata descrizione della dinamica dell’incidente corredata dalla documentazione idonea a provare il danno subito.
In questo senso sarà utile una copia del verbale di incidente redatto dalle forze di polizia, che saranno necessariamente intervenute a constatare il sinistro; se si verifica anche la denuncia del furto del veicolo; la documentazione medica che attesti eventuali lesioni personali in genere rilasciata dal pronto soccorso; farà testo anche la dichiarazione delle forze di polizia intervenute che rilevi l’assenza di una copertura assicurativa per la responsabilità civile; e se è il caso in questione, la denuncia contro chi ha provocato l’incidente e ha preferito darsi alla fuga.
Fondo vittime della Strada, come avviene il risarcimento
Dal momento della ricezione della richiesta risarcitoria, la compagnia assicurativa incaricata ha un termine di sessanta giorni per esaminare la domanda, verificare la documentazione allegata e decidere il da farsi.
Le ipotesi a questo punto sono due. La compagnia assicurativa può sottoporre al richiedente un’offerta risarcitoria, oppure può rifiutare l’istanza, ma sempre motivandone la scelta.
Il termine di sessanta giorni a disposizione per l’esame della richiesta viene elevato a sei mesi nel caso in cui la compagnia assicurativa che copre il mezzo che ha responsabilità nel sinistro, sia sottoposta alla liquidazione coatta amministrativa.
Esistono dei termini di prescrizione per i risarcimenti, che ammontano a due anni nel caso di sinistri con lesioni a persone. Nel caso in cui l’incidente provochi un decesso il diritto al risarcimento decade dopo dieci anni dal fatto.
Ultima modifica: 11 Marzo 2019