ESS, ovvero Emergency Stop-Signal System, è un utile sistema per la frenata improvvisa di un’automobile: scopriamo insieme come funziona.

ESS, acronimo per il termine anglosassone Emergency Stop-Signal Sistem (in italiano sistema d’emergenza per la frenata), è un sistema, molto utile, che, in caso di una frenata decisa, ma soprattutto improvvisa, di un’automobile, prevede l’accensione automatica delle quattro frecce.

L’ESS, a conti fatti, consente di aumentare la sicurezza dei viaggiatori, poiché l’accendersi della “segnalazione luminosa di pericolo” (termine tecnico utilizzato dal Codice della Strada per definire le quattro frecce, n.d.r.), cattura inevitabilmente l’attenzione di chi segue la marcia del nostro veicolo. Le luci, poi, aumentano di intensità in base all’aumento progressivo della frenata dell’automobile. Il sistema ESS utilizza lampade che lampeggiano a 4 Hertz qualora l’auto deceleri a più di 6 metri al secondo, oppure nel caso in cui un autobus, o qualunque veicolo adibito al trasporto, vada incontro ad una decelerazione maggiore di 4 metri al secondi.

L’ESS, però, non appare funzionare in maniera identica su tutti i veicoli: spesso, infatti, a seconda della casa automobilistica, si presenta in modo differente. Sulle autovetture della Mercedes-Benz, ad esempio, lampeggiano le luci d’arresto, mentre sulle auto marcate Volkswagen il lavoro è svolto dalle luci di emergenza. Anche la Volvo, nota casa svedese, ha fatto ricorso all’ESS, ma, in questa circostanza, fa divenire più luminosi gli stop. Gli stop la fanno da padrone anche in casa BMW, dove, in caso di ricorso alla frenata d’emergenza, questi aumentano la propria dimensione per diventare maggiormente visibili anche a grande distanza.

Oltre l’ESS, c’è un altro sistema per la frenata automatica, che consente all’autovettura di frenare da sola (ma soltanto in alcune situazioni), il cui nome, per definizione dell’EuroNcap (organismo europeo per gli standard di sicurezza) è Autonomous Emergency Breaking, o AEB. Come funziona quest’altro sistema di sicurezza? C’è un sensore, che viene montato di norma sul parabrezza dell’automobile, che rileva con costanza, grazie all’ausilio di un radar o della rifrazione della luce, la distanza dalla vettura che precede la nostra vettura. Qualora la centralina, elaborando le informazioni, stabilisca una prossima collisione, ‘avvisa’ il conducente dell’automobile e comincia a caricare l’impianto frenante. Nel caso in cui, poi, l’urto fosse ad un passo, in assenza di reazione da parte di chi guida, l’AEB aziona i freni.

Il sistema, va detto, può disattivarsi qualora il guidatore freni con forza sufficiente oppure se modifica in corsa la traiettoria del veicolo. Altro esempio di sistema, quindi, progettato per evitare gli impatti a basse velocità o, quanto meno, per ridurre le conseguenze di questi ultimi.

Ultima modifica: 27 Settembre 2017