Trovare un sistema per far andare più veloce la nostra automobile? Una tentazione che è capitata a molti, specie quando le prestazioni del veicolo cominciano a essere meno performanti. Dal punto di vista strettamente tecnologico, non mancano le soluzioni per “guadagnare” cavalli e avere maggiore brillantezza del propulsore. Ma bisogna considerare due fattori decisivi: non sempre si tratta di metodi legali, e non sempre i pro superano i contro dell’operazione, che pure ci sono. Ciò premesso, andiamo insieme a scoprire che cosa è la rimappatura della centralina auto, uno dei sistemi più in voga nel settore.
I sistemi tecnici e le disposizioni normative
La rimappatura della centralina dell’auto con modifica (riscrittura) di alcuni parametri e l’utilizzo di un modulo aggiuntivo, che altera una serie di valori inviati dai sensori prima che questi siano letti dalla centralina, sono i metodi attualmente più diffusi. In comune le due procedure hanno lo scopo di far funzionare il motore con parametri diversi, meno conservativi, di quelli previsti dal costruttore, per ciò che riguarda l’impianto di alimentazione, l’impianto di accensione per i benzina, l’impianto di sovralimentazione.
Nel caso in cui il produttore aveva posto dei limiti, non l’avrà fatto per farvi andare sadicamente più piano. La verità è che i motori indotti a funzionare al di fuori dei parametri previsti, possono in teoria determinare guadagni prestazionali (comunque da verificare), ma comportano molto spesso un calo dell’affidabilità generale perché i componenti sono maggiormente sfruttati.
I rischi sono facilmente comprensibili anche dai meno esperti: cosa può accadere, ad esempio, a un turbo costretto a lavorare a pressioni mediamente maggiori di quelle previste, già di per sé molto spinte? La rimappatura della centralina auto comporta dei problemi non soltanto le turbine ma anche le valvole Egr, gli organi della trasmissione come cambi e semiassi, tutto è sottoposto a uno stress notevolmente superiore. Ma questi sono gli aspetti più sostanziali delle eventuali modifiche.
Rimappatura della centralina, cosa dice la legge
A tagliare la testa al toro ci pensano le norme che vietano manomissioni finalizzate ad alterare le prestazioni dei motori. L’articolo 78 del Codice della strada vieta qualunque modifica delle “caratteristiche costruttive dei veicoli”, come appunto la potenza. In caso di accertamento da parte delle forze dell’ordine si rischia la sanzione di 431 euro e il sequestro del libretto. In caso d’incidente (non necessariamente con colpa), qualora la compagnia scoprisse il trucco potrebbe applicare il diritto di rivalsa nei confronti del proprio assicurato. Senza contare che la modifica fa pure decadere la garanzia sulle vetture nuove e usate.
Ultima modifica: 17 Agosto 2021