Il debimetro è uno strumento che rileva la massa d’aria aspirata nei motori a combustione. La centralina del motore necessita di tale valore per gestire svariate funzioni. Qui una breve guida sulla struttura e sul funzionamento del debimetro con informazioni su come riconoscere un debimetro difettoso.

Come funziona il debimetro

Il debimetro serve per individuare la quantità di aria aspirata ed è costituito da un involucro tubolare esterno con orientatore del flusso, da sensori e da un modulo sensore. Viene montato nel condotto di aspirazione tra la scatola filtro aria e il collettore di aspirazione.

All’interno del flusso d’aria vengono montate due resistenze metalliche che dipendono dalla temperatura, situate su una membrana in vetro. La prima resistenza (RT) è un sensore che misura la temperatura dell’aria. La seconda resistenza (RS) serve per il rilevamento della portata d’aria. In base alla quantità di aria aspirata, la resistenza RS si raffredda più o meno intensamente.

Per compensare nuovamente la differenza termica costante tra le resistenze RT e RS, il sistema elettronico deve regolare, dinamicamente, il flusso di corrente dalla resistenza RS. Quest’ultima corrente riscaldata, serve come grandezza misurabile per la massa d’aria corrispondente aspirata dal motore: il relativo valore serve alla centralina di gestione del motore per il calcolo della quantità necessaria di carburante.

Sintomi di un debimetro guasto o difettoso 

Si riconosce un malfunzionamento del debimetro dai seguenti fattori:

  • Se si verifica l’arresto del motore o la centralina di gestione del motore continua a lavorare in programma di emergenza
  • Se si accende la spia del motore

Le cause di guasto del debimetro possono essere:

  • Cattivi contatti sui collegamenti elettrici;
  • Elementi di misura danneggiati;
  • Danni meccanici (vibrazioni, incidenti);
  • Deriva degli elementi di misura (uscita dal quadro di misurazione)

Nella ricerca di eventuali guasti, bisognerà seguire le seguenti procedure:

  1. Controllo del connettore: bisogna controllare il corretto posizionamento e contatto del connettore.
  2. Controllo del debimetro: verificare la presenza di danni al debimetro.
  3. Controllo degli elementi di misura: verificare la presenza di danni agli elementi di misura.
  4. Controllo dell’alimentazione di tensione: accertarsi della tenuta dell’alimentazione di tensione
  5. Controllo dei condotti di collegamento: controllare la continuità dei condotti di collegamento tra il connettore scollegato della centralina e il connettore del sensore (schema elettrico necessario per l’assegnazione pin). Valore nominale: circa 0 Ohm.
  6. Controllo elettronico del debimetro: controllo elettronico del debimetro attraverso la centralina di gestione del motore. Se si verifica un guasto, un apposito codice viene registrato nella centralina e può essere letto con un apparecchio diagnostico.

Caratteristiche, pulizia e funzionamento del debimetro

Alcuni sistemi di iniezione montano il debimetro che, insieme alla centralina, permette di leggere dati fondamentali per assicurare il funzionamento ottimale del motore: ecco come funziona e come si pulisce.

Il debimetro è un flussometro: un componente meccanico tipico dei motori a combustione, che serve per misurare il flusso d’aria aspirata dal motore quando l’iniezione è gestita da una centralina elettronica.

Il dispositivo è sistemato nel condotto di aspirazione e generalmente collegato alla centralina, che risulta quindi essere il software di controllo. Il debimetro è costituito da un cilindro oppure da un parallelepipedo in plastica ed è indispensabile per impostare correttamente la mappatura della centralina, al fine di garantire le condizioni di guida ottimali.

Esistono 2 tecnologie utilizzate per sistemi di questo tipo, detti anche “mass air flow”:

  1. Il debimetro ad aletta fulcrata o a piatto basculante: funziona meccanicamente in base al flusso d’aria che passa nel condotto di aspirazione. La misurazione viene poi inviata alla centralina che calcola la quantità di gasolio che deve essere iniettata dagli iniettori.
  2. Il debimetro a filo caldo (120°): è un meccanismo elettrico diffuso soprattutto nei sistemi d’iniezione più moderni, che rilevano quanta corrente serve per mantenere la temperatura del sensore, temperatura rilevata dalla centralina per calcolare la giusta quantità di gasolio da iniettare.

Il debimetro permette dunque il giusto funzionamento del sistema di iniezione. Nel corso degli anni di vita della vettura questa componente potrebbe avere o causare dei problemi, ecco perché ha bisogno di una corretta manutenzione.

Come pulire il debimetro sporco 

Come tutti i componenti dell’auto, anche il debimetro necessita di una corretta manutenzione. Per prevenire la “messa in protezione” del motore causata da fumi di olio o polveri nel condotto di areazione, il meccanismo va pulito oppure sostituito. La pulizia del debimetro serve per ripristinare la taratura e mantenere la coppia: bisogna rimuoverlo dal condotto di aspirazione così da spruzzarlo con uno spray per circuiti elettronici. Il debimetro è un componente molto delicato e romperlo è estremamente facile, quindi meglio rivolgersi ad officine specializzate.

Come funziona il debimetro

Il piccolo involucro dalla forma tubolare chiamato debimetro è situato tra la scatola del filtro dell’aria e il collettore di aspirazione. Serve per misurare la quantità di aria aspirata dal motore, il tutto grazie a dei sensori appositi. Tra i sensori più importanti c’è una resistenza metallica semplice che è attraversata dal flusso d’aria aspirato.

Questa può essere poi collegata a un altro sensore che misura la temperatura dell’aria stessa. La relazione tra quanto misurato da questi due organi, regola il corretto funzionamento del debimetro, capace di comunicare alla centralina dati su temperatura e quantità d’aria veicolata, utili poi per determinare quanto carburante va effettivamente iniettato nel cilindro. Basta una rapida diagnosi effettuata con il computer da meccanici professionisti per controllare se il debimetro lavora nel modo giusto.

Come controllare il debimetro 

È sufficiente che l’interno del collettore sia un po’ sporco per causare un’anomalia al propulsore. Uno dei primi effetti che possono far pensare al debimetro malfunzionante è il calo delle prestazioni del mezzo, dovuto alla formazione di una miscela scorretta. Se anche a giri medi si sentono dei “cali di potenza”, i consumi aumentano e cala l’accelerazione, è bene recarsi dal meccanico per la diagnosi con un tester professionale.

In alternativa si può anche procedere con un vostro tester, ma è sconsigliabile se non siete esperti.

I controlli da effettuare sono 2:

  • a motore acceso al minimo
  • a motore acceso con acceleratore attuato.

Ultima modifica: 9 Febbraio 2022