I consumi auto sono gli aspetti che più preoccupano gli automobilisti. Vediamo come si ottengono e come possiamo leggerli e calcolarli
I consumi auto vengono rilevati dalle case automobilistiche in base a delle precise normative CEE. Realizzati in laboratorio, sono suddivisi per tre tipologie di percorso: urbano, extraurbano e misto.
Tuttavia, nonostante l’accuratezza con la quale vengono eseguiti, i consumi auto rilevati non sono quasi mai veritieri. Per questo, l’automobilista dovrà affidarsi ai suoi calcoli per leggere gli effettivi consumi.
E per ridurli, dovrà sicuramente migliorare lo stile alla guida. Per esempio, si dovrà impegnare nell’effettuare sempre meno frenate brusche e accelerazioni improvvise. Altro fattore importante è la velocità: se si mantiene una velocità di crociera tra i 50 e i 100Km/h, oltre a risparmiare sul carburante, ne beneficierà l’intero veicolo.
Come si ottengono consumi auto
I consumi auto vengono rilevati dai costruttori in base a dettagliate norme CEE che per motivi di uniformità devono essere precisamente rispettate in fase di omologazione. Tuttavia, i rilevamenti sono poco realistici e creano malintesi tra clienti e venditori.
Infatti vengono realizzati in laboratorio su una vettura campione con almeno 3000 Km di percorrenza. Quest’ultima deve essere montata su un banco prova, con temperatura controllata (di solito 20°) e pressione di 1000 mbar. A bordo è ammessa soltanto la presenza del guidatore (peso massimo di 75 Kg) che percorre il tragitto stabilito esclusivamente con pneumatici di serie.
Il percorso da seguire può essere di tre tipi: urbano, extraurbano e misto.
Nel primo caso si adotta uno stile di guida molto “parsimonioso”, adattato alle condizioni critiche di traffico presenti in molte città affollate. La simulazione del ciclo urbano prescrive una prova della durata di 195 sec (3 min e 25 sec), con partenza a motore freddo, due soste intermedie di qualche secondo con motore al minimo (simulazione dei semafori) ed una sola puntata a 50 km/h. La velocità media risultante è di 19 km/h.
Nel caso di percorso extraurbano, si utilizza sempre una filosofia “risparmiosa”, con un “picco di velocità” che raggiunge i 120 Km/h.
Per rilevare i consumi auto nel ciclo extraurbano, si passa a una velocità media di 63 km/h e una durata del test di 7 min e 6 secondi. Si effettua una graduale partenza da fermo e con l’uso del cambio, si raggiungono i 70 km/h da mantenere per qualche secondo per poi decelerare fino a 50 km/h.
Poi viene ripresa la velocità fino a 70 km/h e, dopo qualche secondo, si arriva fino a 100 km/h. Dopo qualche secendo, si accelera fino ad arrivare a 120 km/h. Dopo avviene una decelerazione improvvisa, tale da raggiungere l’arresto del veicolo.
Quindi, possiamo riassumere il tutto dicendo che il valore del consumo combinato (o misto) non è altro che la media tra il consumo urbano e quello extraurbano.
Come si leggono
Innanzitutto è opportuno specificare che non esiste un indicatore preciso in grado di leggere esattamente il consumo del carburante. Molto importante invece, è considerare le modalità di risposta dell’auto in base alle varie condizioni di traffico stradale, poiché ogni vettura reagisce in maniera differente.
Per esempio, ci sono auto pensate per ridurre l’inquinamento sui lunghi tratti, sacrificando però le prestazioni in ambito cittadino. Oppure al contrario, un veicolo progettato per l’ingorgo urbano può rivelarsi estremamente efficiente nel centro cittadino, peccando però nei tragitti extraurbani.
Se guidate l’auto quasi esclusivamente in città, l’indicatore da prendere di più in considerazione è quello urbano. Se invece, contrariamente, siete soliti percorrere dei lunghi tratti extraurbani, è meglio focalizzare l’attenzione sui parametri di consumo extraurbano. Se invece percorrete tratti urbani ed extraurbani in uguale misura, prendete infine in considerazione il consumo a ciclo combinato.
Quindi per comprendere al meglio il comportamento di un veicolo, sarà necessario prendere in considerazione degli indicatori specifici. Le case produttrici, come abbiamo già visto sono obbligate a dichiararne tre: consumo urbano, consumo extraurbano, consumo a ciclo combinato.
Il consumo urbano evidenzia il livello di richiesta di carburante dell’automobile all’interno di un centro cittadino, caratterizzato quindi da basse velocità, traffico e da ripetute operazioni di stop and go. Il consumo extraurbano riguarda invece l’andamento dell’auto nelle strade periferiche ed extraurbane, caratterizzate invece da andature rapide e condizioni più fluide. Il consumo a ciclo combinato coniuga entrambe le modalità, fornendo un indicatore medio.
Come si calcolano consumi auto
Se non è possibile leggere precisamente i consumi auto, stessa cosa possiamo affermare per quanto riguarda il calcolo dei consumi. Tuttavia, è possibile utilizzare una semplice tecnica che può fornire un aiuto per capire il consumo auto Km/l.
I punti fondamentali per calcolare il consumo Km/l:
- Fai il pieno di carburante
Solo così si può ottenere un valore più accurato, vicino alla realtà;
- Prendi nota del chilometraggio della tua auto
Dopo aver fatto rifornimento, annota i chilometri del tuo veicolo (chiamiamo questo valore, Km A);
- Guida finchè il serbatoio sarà a metà
Non forzare, ma utilizza sempre uno stile di guida normale;
- Fai di nuovo il pieno
Cerca di tornare dallo stesso benzinaio e utilizza la stessa pompa. Annota quanti litri di carburante occorrono per fare il pieno (chiamiamo questo valore, Litri);
- Prendi nota del chilometraggio attuale
Questo valore lo chiameremo semplicemente Km B.
Adesso che abbiamo tutti i dati necessari possiam applicare una semplice formula.
Occorre sottrarre il Km A dal Km B. Così facendo abbiamo ottenuto i chilometri percorsi dall’ultima volta che abbiamo fatto il pieno. Poi bisogna dividere questo valore, per i litri necessari per fare il secondo pieno. Così facendo, abbiamo ottenuto un valore che si avvicina al consumo Km/l del veicolo.
A seguire, alcuni suggerimenti per migliorare il calcolo dei consumi auto:
- Presta attenzione al contachilometri
Soprattutto le auto di vecchia generazione non hanno un contachilometri preciso. Perciò se possedete un auto di questo tipo potete affidarvi ai cartelli stradali che indicano la distanza. Usateli per verificare la precisione del contachilometri;
- Eseguite più volte il calcolo del consumo
Questo vi permetterà di avere un valore molto più attendibile;
- In aggiunta al contachilometri, le auto di nuova generazione hanno la funzione “trip”. Impostatela per avere un calcolo dei consumi auto più reale;
- Determinate l’impatto del costo del carburante sul budget.
Dividete il numero di chilometri percorsi in media per il valore del consumo in Km/l. Poi moltiplicate questo valore per il costo del carburante e saprete quanto si dovrà spendere.
Ultima modifica: 9 Agosto 2017